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Stefano Demelas - Note biografiche PDF Stampa E-mail
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Scritto da Carlo Patatu   
Domenica 09 Novembre 2008 23:10
Stefano Demelas, chiaramontese doc, classe 1955 appartiene alla nuova generazione dei poeti che questo paese fertile ha saputo allevare e ispirare nel corso degli anni. Cultore appassionato della storia e delle consuetudini isolane, si è adoperato fin da ragazzo per tenere viva la fiaccola della tradizione. Compito arduo che, in ogni caso, il nostro uomo ha saputo svolgere con la passione e la caparbietà di cui siamo capaci noi sardi. Quando vogliamo.

Il suo contributo si è concretizzato nella fondazione del gruppo folk locale Santu Matheu de Tzaramonte. Del quale è presidente, ispiratore e anima, oltre che componente attivo nell’esecuzione di balli elaborati e spettacolari sul versante della coreografia. Instancabile, nonostante il suo fisico robusto e possente, balla in coppia con la moglie Giulia Demontis.

Da un paio di decenni in qua, coltiva con successo la propria vena poetica. Finora ha prodotto molti testi, sciolti e in rima. Ma non tralasciando di esprimersi in prosa, sempre e rigorosamente in limba, mettendo nero su bianco racconti che s’ispirano ad avvenimenti e personaggi del luogo. La sua produzione, finora, conta oltre duecento testi, fra poesie e prose.

Anch’esso ha partecipato a parecchi concorsi, risultando così vincitore di tanti premi. Fra i quali citiamo il primo posto in classifica conseguito a Nuoro, nel 1994, con la poesia Sa famiglia. Quel concorso era organizzato dal comitato per i festeggiamenti in onore di San Giovanni. Qualche anno dopo, nel 1997, ha ottenuto una menzione d’onore a Macomer, al concorso Sa Terzina, con Sas manos mias. Riottenendo il riconoscimento anche l’anno successivo con Istradas nieddas. Infine, partecipando a Ozieri al Premio Logudoro, più volte ha ottenuto menzioni d'onore e segnalazioni di merito.

Patito del canto sardo a chiterra, ha composto i testi per alcuni bei canti in re e muttos che i cantadores Franco e Gianni Denanni (due fra le più belle voci isolane del canto sardo) eseguono con molto successo nei paesi della Sardegna, della Penisola e finanche oltre oceano. Di tali composizioni, ricordiamo Isola mia, Su mutu de sos pisches, A Franco Cubeddu, Sa violenza, A Zaramonte.

Di recente, ha composto anche una serie di quartine (Zaramontesos) che, musicate dal maestro Salvatore Moraccini a ritmo di ballo sardo sono eseguite dal coro chiaramontese Sos Apostulos, che le interpretano con molto brio. Ascoltarli è davvero un piacere.
   
Ultimo aggiornamento Sabato 15 Novembre 2008 02:47
 
Commenti (2)
un piccolo errore
2 Venerdì 14 Novembre 2008 18:56
Tore Tanca
Egregio signor Patatu, mi permetto di correggere un suo piccolo errore di battitura, nell'ultima didascalia dell'immagine di Stefano Demelas ha scritto "ferfaliu" invece di "zerfaliu". Grazie
Tore Tanca

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Sono io che la ringrazio. Ho provveduto subito a correggere l'errore. Il refuso è sempre in agguato. E' vero: quattro occhi vedono meglio di due... Cordialità. c.p.
una piccola inesattezza
1 Mercoledì 12 Novembre 2008 15:29
Carlo Moretti
Caro zio Carlo, devo mio malgrado invitarti ad eseguire una piccola correzione al termine di queste note biografiche, sull'esecuzione del brano tzaramontesos, indicandoti che Stefano Manchia esegue il solista finale nel brano "pro s'emigradu" di Maria Sale ma non nel canto citato dove il coro conclude in gruppo.
Ciao e a presto.

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Grazie per la segnalazione, opportuna e tempestiva. Ho provveduto a correggere il mio errore. c.p.

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