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Perché i preti non si sposano?
Scritto da Mario Soddu Belgio   
Sabato 01 Novembre 2008 01:37
La questione che i preti non si possono sposare é più generalmente legata alla morale della chiesa: sposarsi, fedeltà, divorzio, perservativo, aborto etc. È veramente contro corrente rispetto a quello che la nostra società promette. Primo fra tutti la sessualità come via della felicità e l'amore per avere una famiglia e l'avvenire delle generazioni umane.
L'opinione pubblica, della quale faccio parte anche io, crede che i preti sono nervosi perché non hanno una vita sessuale immensa come tutti gli esseri viventi. Ecco allora affacciarsi la pedofilia, gli abusi sessuali in mezzo al clero. I rapporti sessuali sono vietati ai preti e alle suore. Come é possibile resistere in mezzo a tante donne, suore giovani e belle che servono i preti e i prelati? La tentazione vince anche loro; ne hanno bisogno, lo vogliano o no gli alti prelati.
Per quello che sappiamo, i preti e le religiose sono degli esseri umani che provano il bisogno psicologico di fare l'amore; e lo fanno, é sicuro. Se non si sposano é perché così hanno più tempo da consacrare a dio. Essendo sposati, avrebbero molti problemi da gestire, assumere delle obbligazioni da onorare, occuparsi della moglie, dei problemi della famiglia, dei bambini, della loro educazione, della scuola e della sanità. Pertanto il loro lavoro non é che richiede molto tempo. Dire 20 minuti di preghiera la mattina e un'ora la domenica.
I preti ortodossi si sposano, hanno una moglie e dei figli, come vuole la società. Quanti preti cattolici hanno fatto questa amara esperienza d'avere preso un cammino senza essere veramente chiamati, trovandosi forse in uno stato nel quale non erano preparati? Quanti di questi giovani preti non hanno finito il loro ministero? Nei monasteri, nelle comunità religiose il conflitto e le polemiche continuano. Ci sono quelli che cercano una funzione nella chiesa per diventare qualcuno, un personaggio importante per la sua immagine, non per servire la chiesa.
In 23 paesi, dei preti, dei religiosi e anche degli arcivescovi abusano sessualmente delle religiose. Senza che il Vaticano intervenga. Delle richieste fatte in questo senso, hanno rivelato il silenzio delle autorità di Roma. Anche se recentemente il papa ha ammonito il comportamento di questi prelati, l'abuso continua. Un giornale cattolico americano "The National Catholic Reporter", ha deciso di pubblicare i comportamenti dei religiosi. Non si tratta di casi isolati, ma puramente il non rispetto delle regole. La maggioranza dei paesi implicati (dico bene nel clero) sono: l'Africa, l'America, ma anche l'occidente come l'Italia, l'Irlanda e l'Autralia.
Anche la rivista cattolica Golias pubblica nel 2001 la totalità dei documenti che sono stati messi a disposizione del Vaticano. Un organismo britannico membro delle confederazioni Caritas, della quale fa parte suor Maura O'Donohue dottore in medicina, ha messo un primo reperto sulla situazione delle religiose, situate principalmente in Africa. Dei preti, dei religiosi, dei prelati e direttori spirituali abusano delle religiose e le abbandonano quando sono incinte. Suor O'Donohue aggiunge con tristezza che queste religiose dichiarano che sono state abusate sessualmente dai preti perché loro, frequentando le prostitute, possono essere contaminati da malattie contagiose come l’Aids. Le religiose essi le considerano dei partners sicuri.
Suor O'Donohue sottolinea anche il numero importante dei preti contaminati dall’Aids. Sono circa il 13% del clero di quelle diocesi. Suor O'Donohue dice anche che una religiosa é morta durante il parto: il prete che l'aveva messa incinta l'ha condotta alla clinica e poi ha celebrato anche la messa ai suoi funerali. Ci vuole coraggio! Come si può spiegare la servitù nella quale delle religiose sono ridotte. E lo saranno sempre, se i preti non si sposano e fanno una vita normale come tutti i cittadini.
Passiamo dire che la chiesa é stata sempre il bastione più resistente alla dominazione e agli abusi del patriarcato. L'abuso sessuale sulle religiose é un segno di inferiorità delle condizioni femminili nella chiesa come nella società civile. Come anche la dominazione morale e finanziaria dei preti sulle religiose. Il clero insegna alle religiose a sentirsi inferiori, a essere sottomesse e a obbedire. È molto comprensibile allora che una religiosa trovi impossibile resistere a un membro del clero, quando le chiede dei favori sessuali. Questi uomini le religiose li vedono come delle figure d'autorità cui debbono obbedire in silenzio. In più questi preti sono istruiti e hanno avuto una formazione teologica molto più avanzata delle religiose (queste in generale hanno pochi studi).
Essi possono usare degli argomenti teologici speciali per giustificare le loro domande e la loro condotta. Questo vale anche per le donne della società comune. Ne hanno avuto l'esperienza due donne che conosco e sono sagrestane. Qualche anno fa, nel Quebec, su un reportage diffuso da Radio Canada, delle donne giovani hanno preso la parola approvando la loro relazione permanente con dei preti. Molte di loro hanno avuto dei figli. In cambio non hanno mai avuto nessuno aiuto da questi religiosi.
Se la chiesa cattolica rinunciasse a non lasciare fondare una famiglia ai preti, forse ci saranno meno problemi e difficoltà nella chiesa. Ci potrebbe anche essere un vantaggio nel fatto che molti giovani prenderanno la vocazione di prete e studieranno la teologia, anche se ciò mi pare incomprensibile ai tempi d'oggi. Cosa disturba il Vaticano se i preti si sposano? Il comportamento del Vaticano non coincide con quello che ha detto dio creando l'uomo: “Crescete e moltiplicatevi”.
Questa situazione per i preti é un rifugio comodo per agire come vogliono, senza assumere nessuna responsabilità dei loro atti.
Saluto tutti.
Mario Soddu
 
Questo è un commento di "Parliamo di ... religione"