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Parliamo di ... politica in generale PDF Stampa E-mail
Scritto da Vladimiro Patatu   
Martedì 23 Settembre 2008 22:24

Volenti o nolenti, la nostra vita quotidiana è governata dalla politica. Viviamo in una democrazia e abbiamo il diritto e il dovere di esprimere il nostro pensiero sui vari temi oggetto del dibattito politico.

 

In Italia, sei soddisfatto del nuovo panorama politico? Centro-destra o centro-sinistra che sia, sei soddisfatto dell'attività svolta dai vari partiti? Tasse, federalismo, legge elettorale, giustizia, privatizzazione Alitalia, crisi economica. Come la pensi?

Guardando all'estero, cosa ne pensi della direzione che sta prendendo l'Europa? E la crisi del medio oriente? E del terrorismo cosa ne pensi? Cosa ne pensi delle nuove (vedi Cina) e vecchie (vedi USA e Russia) potenze mondiali?

Come primo spunto, si può partire dal commento "La delusione del PD" di Giuseppina Battaglia.

Facci sapere il tuo punto di vista. Inserisci un commento qui sotto.

Ultimo aggiornamento Sabato 20 Febbraio 2010 20:30
 
Commenti (20)
Cambiamento del clima
20 Domenica 10 Gennaio 2010 14:43
Mario Soddu

Se il clima fosse una banca, l'avrebbero gia salvato. IL capitalismo sta conducendo il mondo al disastro, non ci sarà futuro per le nuove generazioni se non si salva il presente. Cambiando il sistema si può salvare il pianeta: la vita sulla terra è tanto bella.


Il capitalismo, questo modello di sviluppo distruttore sta piano piano distruggendo la vita, la specie umana è a rischio di estinzione come tutti gli altri esseri viventi. Una cosa che fa riflettere, che è d'attualità tutti i giorni. I banchieri che hanno scosso il sistema economico mondiale, sono stati risarciti dai governi capitalisti, pensando solo al profitto e non all'avvenire dell'umanità.


Il clima è senza dubbio il problema più devastatore di questo secolo: inondazioni, tempeste devastatrici, uragani, disgelo, il livello del mare che monta senza sosta, acidificazione dei mari, calore torrido ecc. Tutto questo aggrava la crisi mondiale, con un impatto irreversibile se non si prendono misure urgenti, elaborando un sistema per diminuire la polluzione. Oggi, l'obiettivo scientificamente stabilito a ridurre l'effetto serra sembra avere fallito. Perchè?


La ragione è l'attitudine irresponsabile e la non volontà politica delle nazioni le più potenti del pianeta. L'America consuma 20 milioni di barili di petrolio al giorno, con 300 milioni di abitanti; e la Cina, con cinque volte più d'abitanti, consuma 6 milioni di barili al giorno. Ecco un oggetto che merita discussione. Continuano le promesse, tante promesse mai realizzate, mentre il mondo continua la sua marcia distruttrice.


Oggi i 500 individui più ricchi al mondo guadagnano più di 416 milioni di introiti di persone le più povere. Ci sono più di 2,8 miliardi di persone che vivono nella più totale povertà, con meno di due dollari al giorno. Oggi 9,2 milioni di bambini muoiono prima dell'età di cinque anni. In più ci sono 1,1 miliardi d'abitanti senza avere acqua potabile; 2,6 miliardi senza servizio sanitario e più di 1,02 miliardi di persone affamate.


Questa è la realtà del mondo attuale. Chi causa tutto questo? Dobbiamo parlarne. Di questo sistema distruttore del capitale e il suo modello incornato: il capitalismo. Fino a quando possiamo permetterci di questa ingiustizia e di questa differenza enorme di classe? Dov'è questo onnipotente capace di giudicare i peccatori, gli atei ecc.!


Oggi la società è marcia, si vive nell'insicurezza sociale e della libertà dei cittadini. Se non si prendono misure urgenti, la più grande meraviglia: gli esseri viventi spariranno per sempre a causa del capitalismo, di pochi uomini che dirigono il mondo.


Saluti. Mario Soddu

IL capitalismo è nocivo alla salute dei lavoratori.
19 Giovedì 02 Aprile 2009 21:30
Mario Soddu

 


Il capitalismo è un mezzo di produzione nelle mani dei capitalisti privati. Milioni di operai lavorano per il profitto di un pugno di padroni. La ragione  veradella crisi resta sempre la povertà e la limitazione del consumo delle masse. Con una tendenza a sviluppare le forze produttive come se avessero per limite solo la capacità di consumo. Ridurre la produzione con licenziamenti di massa è un circolo vizioso che riduce i consumi. Oggi lo Stato ha salvato, con i soldi pubblici, il capitalismo, "e anche la rivoluzione"... Il capitalismo vuole: il rafforzamento dell'apparato di repressione, con lo smantellamento dei diritti dei lavoratori. La crisi non  debbono pagarla i lavoratori, ma i responsabili: i banchieri, i liberali che sono al potere. Si possono cambiare le cose con un'offensiva del mondo del lavoro contro l'arroganza dei banchieri, rafforzando la fiducia della classe operaia. L'essenziale è "il lavoro", rimettendo il capitalismo all'ordine del giorno si puó fare un cambiamento. Sappiamo che: il sistema della proprietà privata, le banche, fabbriche, finanza e trasporti sono i mezzi di produzione del profitto. Con il socialismo: la produzione è per una vita migliore della popolazione, in particolare l'abolizione del profitto. In conclusione, bisogna lavorare con un'alternativa socialista, con dei partiti di sinistra, rispettando i principi essenziali e umani dei lavoratori. Dove tutti possono avere la libertà il più possibile, con un limite alla libertà assoluta. Deve essere il popolo a decidere e fissare un limite e non i dittatori.

 

Saluti. Mario Soddu

Per Marco Sanna
18 Giovedì 05 Marzo 2009 18:16
Mario Soddu
Non fai altro che dare una piccola riflessione ai commenti, chissà perchè!!! Dimmi cosa fai: sei studente, operaio, insegnante, pensionato, imprenditore, capitalista... dove abiti!


Tutti quelli che scrivono al sito si fanno conoscere, tu no. Almeno ti potrei rispondere, con gentilezza naturalmente!!!


Sono convinto che sei molto devoto... Nel tuo commento dici: eppure non ha ancora fatto caldo! Speriamo che venga il caldo naturale! Perche se sarà provocato intenzionalmente, farà caldo per tutti! Non sarebbe meglio tuffarsi in mare quando farà caldo? Cosa ne pensi?


Saluti da Mario Soddu
Comunismo
17 Lunedì 02 Marzo 2009 14:05
Marco Sanna
Eppure non ha ancora fatto caldo. Saluti
Il silenzio dei comunisti
16 Domenica 01 Marzo 2009 22:02
Mario Soddu
Una riflessione meditata e controcorrente sulla condizione odierna del mondo e sulle problematiche della società nel dibattito della sinistra comunista.


L’attuale crisi, causata dai banchieri, ha è stata la causa scatenante dei moti di protesta della classe operaia, che più fortemente ne subisce le conseguenze. Senza un’opposizione convinta della sinistra, i capitalisti persevereranno nel fare stringere la cinghia alla classe lavoratrice, che appare la più esposta e indifesa.


In Italia c’era un grande partito di sinistra: il PCI. A partire dal 1925-1926, la sinistra comunista è estromessa dall’apparato burocratico dello Stato a opera del partito fascista al potere. I dirigenti comunisti devono scegliere l’esilio, riparando all’estero per evitare il carcere. Ma, ciononostante, non si ferma la lotta al regime totalitario fascista al potere in patria.


Dopo la seconda guerra mondiale, il PCI partecipa alla formazione di governi di unità nazionale, come pure alla stesura della Costituzione italiana, collaborando con la Democrazia Cristiana.


Il Partito Comunista Italiano registra una evoluzione sensibile a seguito del rapporto fatto da Kruscev al plenum del Partito Comunista Sovietico nel Febbraio 1956. Rapporto che segna l’inizio del processo di destalinizzazione nell’URSS.


Sotto l’impulso del segretario generale Palmiro Togliatti, il PCI critica la repressione dell’insurrezione in Ungheria operata dall’Armata Rossa (l’armata sovietica) nel Novembre 1956 e prende le distanze dal PCUS. Il PCI è il primo partito comunista dell’Europa occidentale, a quel tempo, a manifestare la validità di una “via nazionale (specifica) al comunismo”, al socialismo. Palmiro Togliatti teorizza allora la dottrina cosiddetta del “policentrismo”. Tale specificità d’avanguardia, in seno al movimento comunista internazionale, va accentuandosi negli anni successivi, per giungere al cambio del nome in Partito Democratico della Sinistra (PDS) nel Gennaio 1991. E cioè prima ancora della scomparsa dell’URSS e della dissoluzione del PCUS.


L’anno 1970 e seguenti segnano la presa di distanza con Mosca e il tentativo di riavvicinamento ai democratici cristiani. A partire dalla strage di Piazza Fontana del Dicembre 1969, l’Italia attraversa quelli che vengono definiti gli “anni di piombo”, conclusisi, più o meno, con la strage alla stazione di Bologna nel 1980. Enrico Berlinguer, segretario del PCI, fa il tentativo di teorizzare il cosiddetto “compromesso storico” con la Democrazia Cristiana. Ma, disgraziatamente, nel mese di Maggio 1978, qualche giorno prima della sigla dell’accordo fra i due più grandi partiti politici italiani, il segretario nazionale della DC Aldo Moro è assassinato dalle Brigate Rosse, compromettendo così il riavvicinamento fra i due partiti.


Nell’anno 2000, un rapporto parlamentare della coalizione di centro-sinistra giunge alla conclusione che detto assassinio sarebbe stato ispirato e sostenuto dagli Stati Uniti, al fine d’impedire al PCI, e in misura più attenuata del PSI, di accedere al potere esecutivo. Più precisamente, il progetto sarebbe stato realizzato grazie all’infiltrazione nelle Brigate Rosse di certi agenti provocatori della struttura segreta Gladio. Che faceva parte di una vasta rete di cellule segrete dell’OTAN, strette collaboratrici della CIA. Fra le qualoi“Sthay-behinds”, con l’obiettivo di reagire con rapidità ed efficacia, nell’ipotesi di una invasione dell’Europa Occidentale da parte dell’URSS. Sembra che Gladio avrebbe deviato da questo scopo iniziale al fine di nuocere al PCI, dando così l’avvio alla “strategia della tensione”.


di questa organizzazione (Gladio) fanno parte uomini politici democristiani che esercitano ruoli importanti nello stesso partito. Insieme al Partito Comunista Francese (PCF), il PCI è stato uno dei grandi partiti comunisti dell’Europa Occidentale. Negli anni Settanta del Novecento, Enrico Berlinguer lancia l’idea dell’ “eurocomunismo”, rompendo così definitivamenye con Mosca. Questa iniziativa contribuisce a rimettere al centro del dibattito il PCI, rendendo pubbliche progressivamente le divergenze con le strategie politiche dell’URSS. Ma questi intenti sono deviati dal loro scopo iniziale, al fine di nuocere allo stesso PCI, nel quadro di una mirata strategia della tensione. Nonostante le divergenze, l’URSS continua a finanziare i due grandi partiti comunisti dell’Ovest.


Nel 1991 c’è la svolta di Bologna. Il partito si scioglie nel Gennaio 1991 e nascono due nuove formazioni: il Partito Democratico della Sinistra (PDS), di tendenza socialdemocratica e fortemente maggioritario; il Partito della Rifondazione Comunista (PRC), con l’uscita dell’ala sinistra e minoritaria del PCI.


Un altra formazione, il Partito dei Comunisti Italiani (PdCI) è nata a seguito di una ulteriore scissione all’interno di Rifondazione Comunista nel 1998, dopo la caduta del governo Prodi.


Il PDS, oggi, nuovo cambia nome e diviene PD, un partito democratico di centro; e cioè non è più né comunista, né socialista. In un prossimo futuro si avvia a dichiararsi di destra. Ecco perché la destra trae profitto dalle divisioni della sinistra, per portare a breve al potere un regime fascista. Il silenzio dei comunisti è orchestrato e prodotto dall’attuale PD. I cui dirigenti hanno distrutto uno dei più grandi partiti comunisti dell’Occidente fondato da uomini come Antonio Gramsci, Amedeo Bordiga, Palmiro Togliatti, Enrico Berlinguer, Luigi Longo...


Ora, per la rinascita del comunismo in Italia, resta la “volontà degli uomini, dei lavoratori” che credono ancora nel comunismo, il partito che difende sempre la classe lavoratrice. Se è vero che il comunista guarda al passato per parlare del presente ed esplorare il futuro. E ciò è dovuto senza dubbio alla cultura di questo partito comunista singolare; perché, in un certo modo, ha sempre insegnato che la memoria non è soltanto nostalgia, ma anche e soprattutto uno strumento di futuro. Il presente è faticoso per il comunismo italiano, ma ho la speranza grande di risalire la china.


Viva la rifondazione comunista. Saluti.


Mario Soddu
L'eutanasia
15 Domenica 01 Marzo 2009 15:05
Mario Soddu
Prima di tutto, saluto il signor FRAU e il signore, "UNO QUALUNQUE", condivido i loro commenti.


L’eutanasia, nome che deriva dal greco "MORTE BUONA" e cioè morte nelle buone condizioni, designa una presa di posizione clinica per mettere fine a una persona che soffre. Specialmente quando una persona è incosciente, in coma irreversibile, la sola soluzione è: lasciare fare i dottori e la scienza. Solo loro capiscono e sono coscienti di quello che fanno, meglio dei prelati impositori di una dottrina che non esiste.


Eluana ha finito di vivere dopo 17 anni di vita artificiale, senza mai dire una parola, dare un segno di speranza hai genitori di rivederla un giorno a casa. Bisogna essere al posto dei genitori, parenti e amici per rendersi conto di un tale calvario, per 17 anni!!!


I suoi genitori hanno finito di soffrire, erano coscienti che Eluana non stava soffrendo, perchè era morta dal primo giorno che l'hanno esaminata i dottori. I genitori ora debbono anche subire le conseguenze con la legge, un atto assurdo e inaccettabile. Per il piacere della politica di destra. Tutto è orchestrato dai signori che sono al potere. Con tali pretesti si appoggiano alla presa di posizione della Chiesa per attirarsi gli elettori bigotti della domenica mattina...


Per la chiesa la sofferenza è un male, è una prova tra la vita e la morte. Questi prelati sono fermi sulle loro posizioni di 2000 anni fa!!


L'eutanasia è una grave violazione della legge di Dio; e cioè dare la morte a una persona incosciente è gravissimo perchè vive spiritualmente!!! Dov'era Dio in questi 17 anni??? Insomma, la Chiesa vuole dirigere la società senza avere nessuna responsabilità sulla vita di tutti i giorni.


Non siamo più ai tempi dello stato temporale del papato, che è durato 1500 anni fino al 1870. Questi prelati avevano le loro prigioni, le loro leggi e i loro patiboli. Con un esercito comandato di solito dai parenti del papa al potere a quei tempi. Impiccavano, fucilavano e facevano soffrire gli esseri umani nelle prigioni. In quel periodo la predicazione evangelica era in secondo piano, privilegiandosi invece il potere e le guerre.


E questa è religione!!!


I preti oggi dovrebbero chiudersi in chiesa e aspettare il messia... e non intromettersi sugli affari dello Stato.


Saluti, da Mario Soddu
testamento biologico
14 Martedì 24 Febbraio 2009 20:15
francesco soddu
Il testamento biologico, dopo la nota vicenda di Emanuela Englaro, è diventato questione della massima inportanza per la libertà di noi tutti. Non vedo il motivo che sulla mia pelle debbano decidere gli atei devoti di turno. Deve essere alimentato per forza chi ha deciso, nei casi estremi, di non subire l'accanimento terapeutico. Per i credenti Dio ha dato il libero arbitrio. Questi sedicenti politici devono decidere per noi? Rutelli, Binetti e i vari teodem andate con Casini e levatevi dalle scatole, non se può più. Se si vuole aprire un dibatito sarebbe una cosa utile, anche perché si prevede un referendum.


Saluti


Soddu Francesco.
Elezioni in Sardegna: felice di aver aperto il dialogo
13 Giovedì 19 Febbraio 2009 16:18
Ottavio SODDU
E' mio dovere precisare alcune cose, riguardo il dialogo (che spero più largo) aperto con i lettori, in seguito al mio intervento post elettorale.


Per prima cosa, non ho mai detto che sono indipendentista, ma per l'autonomia (vera!). Non é stata mai mia intenzione dare delle lezioni ai sardi residenti. Nel mio intervento ho detto che la mondializzazione l'ho vissuta sicuramente prima di loro, e se la mia esperienza può servire a conoscerla e a subirla di meno, penso che sia tanto meglio.


Il Belgio é sicuramente un laboratorio, 30.500 kmq, 10.500.000 abitanti, 10% sono stranieri di 150 diverse nazionalità, é sede di importantissime istituzioni internazionali, il centro nevralgico della NATO e dell'Europa.


Ebbene, sapete che la mondializzazione sta facendo grandi passi indietro, i belgi si erano cullati nell'illusione che il benessere, i soldi avrebbero integrato tutto e tutti. Invece, alle prime avvisaglie della crisi del capitalismo, sopportano male queste presenze e stanno lavorando per mettere in primo piano le loro lingue, le loro tradizioni (alcune rispolverate dopo decenni).


Sapete che in Spagna, in tutto il litorale mediterraneo, non esiste praticamente più una sola spiaggia senza costruzioni, in nome del boom turistico? Sapete che in Spagna, lungo le coste, ci sono un milione e mezzo di costruzioni vuote o non completate, causa la crisi del capitalismo di recente esplosione?


Vogliamo questo per la Sardegna (a breve o medio termine)? Trovate normale che, nei manifesti del popolo delle libertà, alle ultime elezioni, ci fosse scritto "Berlusconi Presidente"? SE NON ERA NEANCHE CANDIDATO?...


Trovate normale che Videolina, prima delle elezioni, facesse, a pagamento e non, la propaganda del partito di Berlusconi per il 90% del tempo disponibile?


Trovate normale che, fra i primi atti annunciati dalla nuova amministrazione regionale, ci sia proprio quello sull'abolizione della legge salva-coste? E non sul come salvare centinaia e centinaia di posti di lavoro (vedi euralluminio)?


A presto.


Ottavio SODDU, Mons - Belgio
Appello
12 Sabato 07 Febbraio 2009 11:27
Giuseppina Battaglia
Siamo con il Capo dello Stato.


Per la prima volta nella vita di questa repubblica libera, democratica e garantita dalla Costituzione, il potere esecutivo, per iniziativa del Presidente del Consiglio, ha deciso di abolire una sentenza legittima, definitiva, non modificabile della giurisdizione al suo più alto livello. Il Capo dello Stato ha fatto sapere al Governo che l'atto sarebbe stato incostituzionale, e ciò per ragioni obiettive, palesi, verificabili nella nostra Costituzione e tipiche di ogni ordinamento democratico. Il governo ha deciso di ignorare l'obiezione. Il Presidente della Repubblica, in nome della Costituzione di cui è il garante, non ha firmato il decreto. Ciò determina una situazione senza precedenti nella vita giuridica e politica italiana. Il governo Berlusconi ha deciso di aggravarla annunciando che, in luogo del decreto, presenterà una legge, chiedendo al Parlamento di votarla subito. La legge, anche se approvata, avrà la stessa natura anticostituzionale. Tutto ciò su una materia delicata come la condizione di Eluana Englaro, con una violenta invasione di campo nel dolore di una famiglia e nei diritti civili delle persone coinvolte. Sentiamo perciò il dovere di essere accanto al presidente della Repubblica per sostenerlo in questo grave momento della vita dello Stato Italiano.


Appello sottoscritto da migliaia di cittadini (vedi www.unita.it)


N.B. Oggi in Piazza Italia a Sassari, alle 11.30, si terrà una manifestazione di protesta contro gli ultimi provvedimenti del governo (leggi anti-immigrati, denunce da parte dei medici, ecc.).

---

Per quanto può valere, siamo anche noi col Presidente della Repubblica. Che esercita i propri doveri e poteri nel rispetto della Carta Costituzionale. La quale può piacere o no; ma, finché c'è, va rispettata; men che mai aggirata con scappatoie o sotterfugi di comodo. Chi non è d'accordo, può sempre impegnarsi per modificarla, se ha i numeri per farlo. c.p.
Il carcere è sempre utile?
11 Giovedì 05 Febbraio 2009 23:32
Mario Soddu - Belgio.
La nostra società ha esaurito il meccanismo di prevenzione e di gestione del fenomeno della delinquenza? Valutazione che i giornalisti non cessano di criticare.


La situazione è molto preoccupante. I fatti sono sempre gli stessi: attacchi a mano armata, stupro con violenza, morte violenta, associazione di malfattori costituite con persone recidive, pedofili e altri casi. Crimini odiosi orchestrati da professionisti del crimine.


Fra questi ci sono anche dei giovanissimi delinquenti. Malgrado le sanzioni prese dalle autorità giudiziarie, nessuno crede che verranno condannati. Ma è più probabile di rivederli dopo qualche giorno sulla strada, come se non avesse
fatto niente. In questi casi rivoltanti necessita una presa di posizione ferma dalle autorità.


Occuparsi di questi giovani delinquenti per integrarli nella società. La prigione dev'essere per forza l'unica soluzione?


La società ha forse una grande responsabilità nell'assolvere questi delinquenti, e in particolare i recidivi, rifiutando loro il reinserimento? Secondo gli specialisti del comportamento umano, nella società civile e carceraria, la risposta oggi è molto lontana. Il loro punto di vista è negativo, nel modo in cui le carceri trattano questi giovani delinquenti.


Anche in prigione trafficano la droga e dirigono le bande in libertà. I cittadini onesti si domandano: a cosa serve la prigione? Pure essendo un luogo di sicurezza e di punizione, continuano il loro traffico illecito. Ma come è possibile? Le guardie carcerarie perchè ci sono? Oppure sono complici?


A questo punto, la prigione non è più un rimedio. Per reintegrare questi giovani nella società, "l'ha già dimostrato da molto tempo", ha sottolineato un Pscisociologo. Una criminologa belga, specialista dei problemi carcerari ha detto: la prigione oggi è diventata una scuola della delinquenza. Delle bande di delinquenti si formano per lavorare assieme una volta usciti dalla prigione.


Questo posto "ha un ruolo molto grave". Il tempo passato in cella fa diventare ancora più aggressivo il delinquente, rifiutando anche i consigli giuridici e psicologici. Aggiunge anche descrivendo il carcere come infernale. Senza igiene, la droga, i conflitti fisici fra detenuti e la brutalità delle guardie carcerarie.


Tutto questo ha delle conseguenze gravi sull'individuo. "Non si può pretendere un miglioramento delle condizioni di detenzione e pensare a un reinserimento nella società se non si migliora il trattamento delle guardie carcerarie", continua a dire la criminologa.


Per una migliore condizione di vita carceraria, gioca un ruolo molto importante il salario dei guardiani. Saranno più motivati a fare rispettare le regole, se sono più pagati.


QUESTO COMMENTO PUÓ INTERESSARE AL NOSTRO SIMPATICO "DAMIANO NIEDDU".


Un caro saluto a tutti, in particolare alla redazione.
Leggere, informarsi, usare il cervello
10 Giovedì 29 Gennaio 2009 17:18
Ottavio Soddu
SAPEVATE CHE:


Grazie alla vittoriosa vertenza entrate condotta dalla giunta Soru, l'ammontare delle entrate regionali è cresciuto, nel periodo 2007-2009, di 1458 milioni di euro. Si trattava di denaro di spettanza della Sardegna ma che lo Stato tratteneva, inspiegabilmente, a Roma; Soru è riuscito a restituire alla Sardegna queste somme.


Il debito totale del bilancio regionale è stato ridotto, in 4 anni, di oltre 2400 milioni di euro.


Nel 2004, la Regione Sardegna, enormemente indebitata, impiegava il 98% delle risorse del proprio bilancio per le spese correnti, ovvero stipendi del personale, locali ecc., mentre ora questa percentuale è scesa al 65%: ciò consente di investire il restante 35% nelle politiche sociali, sanitarie, dell'istruzione ecc.


Durante l'amministrazione Soru le auto blu della Regione sono passate da 750 a 50.


L'amministrazione Soru ha eliminato circa 1000 posti di sottogoverno negli enti pubblici, tra cui, ad esempio, le Comunità Montane: non a caso, Soru è uno dei pochi uomini politici elogiati dal libro "La Casta".


Il 28 aprile 2006, per la prima volta nella storia, la Giunta ha adottato una delibera in lingua sarda.


Per evitare conflitti di interessi, Soru ha ceduto le proprie azioni Tiscali e Unità al prof. Racugno, illustre studioso e persona di specchiata moralità e indipendenza, che le gestirà senza che Soru possa intervenire in alcun modo. La Sardegna è la prima Regione italiana ad aver disciplinato questa materia.


La connessione veloce a internet serviva, nel 2004, solo il 24% dei comuni sardi mentre, nel 2009, la Regione Sardegna sarà la prima, in Italia, a servire il 100% dei Comuni.


La Regione, per la prima volta, ha destinato un finanziamento di 6 milioni di euro affinché le categorie più deboli venissero sostenute nel pagamento del canone d'affitto.


La Regione ha finanziato oltre 1000 richieste per l'acquisto della prima casa.


L'ex Cartiera di Arbatax, con il contributo della Regione, è stata trasformata in un polo nautico di eccellenza per la costruzione di imbarcazioni, con la previsione di 700 assunzioni.


Grazie alla legge regionale n. 6/2008 il costo dell'acqua per usi irrigui è diminuito del 65%.


Secondo i dati Istat gli occupati in Sardegna sono passati dai 575.000 del primo trimestre 2004 ai 633.000 del secondo trimestre 2008.


E CHE:


Ugo Cappellacci, figlio del commercialista di Berlusconi, non è, come vorrebbero far credere, una novità della politica regionale. È stato assessore al Bilancio ai tempi della giunta Masala, anni 2003-2004: ovvero l'amministrazione di centrodestra che ha portato il bilancio regionale (di cui proprio lui era responsabile) alla drammatica situazione di indebitamento di cui si è detto. Lo stesso Masala è stato condannato dalla Corte dei Conti a rimborsare 470.000 euro (La Nuova Sardegna, 16 giugno 2008). Cappellacci è poi diventato assessore al bilancio del Comune di Cagliari: anche qui, con risultati pessimi che hanno condotto le casse comunali ad una situazione disastrosa.


Silvio Berlusconi, che a parole si definisce "un nostro concittadino", non ha nominato alcun ministro né sottosegretario sardo (salvo Giuseppe Cossiga, che vive altrove). Nei giorni dell'alluvione di Capoterra non ha inviato alcun messaggio di cordoglio; né ha evitato che la sua maggioranza si opponesse all'aumento, proposto da alcuni parlamentari sardi, dei fondi per gli sfollati; ha provato a spostare la sede del G8, già prescelta, da La Maddalena a Napoli; ha fatto eleggere nelle liste bloccate sarde 5 parlamentari non sardi.


Il Sindaco di Cagliari, Emilio Floris, ha bloccato l'Accordo di Programma, sottoscritto con la Regione, con cui si stanziavano circa 210 milioni di euro per la città capoluogo; denaro col quale, tra le altre cose, l'amministrazione Soru intendeva ricostruire il quartiere di S. Elia e creare un campus universitario con 1000 posti letto in Viale La Playa. Floris ha impedito che ciò avvenisse.


Paolo Maninchedda è uno degli artefici dell'alleanza tra il suo nuovo partito, il Psd'Az, e il centrodestra. Ma, nel 2004, lo stesso Maninchedda si candidò a sostegno dello schieramento di Soru, nelle cui file venne eletto.


L'Unione Sarda e Videolina, in 5 anni, non hanno mai concesso un'intervista a Renato Soru: il Presidente della Regione, intervistato da tutti i più importanti giornali e televisioni del nostro Paese, non ha avuto spazio sulla principale emittente locale regionale né sul più importante quotidiano sardo. La ragione è semplice: l'editore di Unione Sarda e Videolina, Sergio Zuncheddu, molto vicino a Berlusconi, si è visto bloccare sontuosi progetti immobiliari sul suolo sardo a causa della legge salvacoste.


Questo piccolo schema mette a confronto le politiche del centrodestra con quelle attuate, in questi 5 anni, da Renato Soru e dalla sua maggioranza in quattro settori cruciali quali sanità, istruzione, ambiente e trasporti.


Saluti da Ottavio Soddu, Mons - Belgio
“Sos moros” alla conquista dell'Europa
9 Sabato 24 Gennaio 2009 16:57
Mario Soddu
L'uomo, dall'apparizione sulla terra ai nostri giorni, non cessa di emigrare. Cercando una vita migliore, una stabilità economica, come pure familiare. Dopo la scoperta dell'America, comincia l'immigrazione massiva verso il Nuovo Mondo. Facendo diventare il nuovo continente la più grande potenza mondiale. Non dimentichiamo che anche certe specie di animali emigrano, per il clima o per nutrirsi: é un fenomeno naturale per loro! O anche per l'uomo?


Certamente l'uomo ha in programma la conquista del cosmo. Per l'avvenire vivere su un'altro pianeta. L'uomo, colonizzando il mondo, l'ha anche diviso in collettività in nazioni con le proprie civiltà, usanze e lingue. A queste tendenze portate all'esagerazione hanno portato agli scontri di civiltà e di conquista. Con guerre sanguinose, per il piacere di certi dittatori.


Dopo la guerra è cominciata un'altra marea di emigrazione in Europa, concentrandosi, in particolare, in Germania, Francia, Belgio, Olanda, Regno Unito e paesi Scandinavi. Fra questi immigranti, gli italiani erano e sono al primo posto. Il governo fascista, cambiando nome in Democrazia Cristiana, ha affisso milioni di manifesti in tutta l'Italia, invitando milioni di cittadini, in particolare i giovani, a lasciare il loro paese per lavorare nelle miniere di carbone del centro Europa. Tutti giovani appartenenti alla classe operaia. In particolare la gioventù comunista. Quelli che hanno dato un grande contributo alla liberazione della nazione. La gioventù italiana, venduta per qualche chilo di carbone.


Oggi continua ancora l'immigrazione “de sos moros” verso l'Europa. Un'emigrazione economica e anche familiare. Raggiungono i loro familiari anche clandestinamente. Questi cercano di sposarsi anche con donne anziane pur di avere il permesso di soggiorno e, allo stesso tempo, la nazionalità. Queste coppie sono chiamate “des mariages blanches”. Questi, non avendo lavoro, vivono a spese delle mogli e dell’assistenza pubblica.


In generale sono delle coppie che, dopo due o tre mesi, divorziano. Sia gli uomini che le donne si risposano con gente della stessa razza. Molti provenienti dai loro paesi d'origine. Oggi trenta milioni d’individui del Nord Africa vivono nel vecchio continente. Certi esperti, nell'evoluzione demografica dei popoli, hanno reso noto recentemente che, alla fine di questo secolo, in Europa ci sarà un cambiamento di lingua e di religione.


La causa principale è la riproduzione come i conigli “de sos moros” e la diminuzione costante delle nascite nella razza europea. I dirigenti, i politici, siano essi di destra o di sinistra, con la loro politica lasceranno l'Europa, molto dura da amministrare, alle generazioni future. Se non ci sarà uno scontro di civiltà molto prima, con il clima teso che c'è dove sono nate le religioni!


“Sos moros” hanno, in generale, da un minimo di cinque figli a un massimo di dieci o dodici a famiglia. I nostri dirigenti permettono anche le costruzioni di moschee, finanziate dai soldi della comunità locale. Malgrado questo, la stragrande maggioranza non cambiano. Il novantacinque per cento della popolazione de “sos moros” parlano la loro lingua d'origine. Segno evidente che le loro tradizioni sono sacre. Non si rendono conto che in Europa hanno la libertà, il benessere sociale come pure sentimentale.


Non bisogna dimenticare che “sos moros” hanno occupato quasi tutta la Spagna per 8 secoli. Ancora oggi, dopo 5 secoli dalla loro disfatta, ne rivendicano i diritti. Dei giornalisti del Nord Africa, naturalizzati in Francia, hanno proposto di insegnare la loro lingua nelle scuole statali, a pari merito. Questi giornalisti dicono anche che 5 secoli fa in Andalusia c'è stata una epurazione fanatica ed etnica contro “sos moros”. Questi fondamentalisti dovrebbero capire che erano loro gli occupanti di una nazione che non gli apparteneva!


Festeggiano, malgrado tutto il 515esimo anno della capitolazione di Granada. Maledicono ancora gli allora Re di Spagna Ferdinando e Isabella di Castiglia. Perchè non hanno lasciato loro nessun bene e neanche la libertà di culto; è logico, altrimenti a cosa è servita la guerra di liberazione?!


Anche i Romani hanno dovuto lasciare le terre dell'impero. Ogni nazione vuole la sua indipendenza. Oggi, come esempio, c'è la Palestina. A chi appartiene quel territorio? Tutti lo sanno, tranne gli occupanti. Se ritorniamo indietro nella storia, gli ebrei erano un popolo, esattamente una tribù errante “chi no ischiana inue si falare”. Il seguito lo sappiamo.


Voglio aggiungere una mia riflessione su di noi Italiani. Sessanta milioni dei nostri connazionali sono immigrati, suddivisi in tutte le nazioni nel mondo. Sono ben voluti, bene accolti, perché sono un popolo di grandi personaggi che hanno fatto la storia. Fanno parte integrale delle società sia amministrative che finanziarie e pubbliche nel paese in cui vivono, a parte le loro capacità intellettuali, il lavoro, la seduzione e fascino dell'uomo moderno.


Un caro saluto a tutti, in particolare alla redazione.
crisi economica
8 Domenica 14 Dicembre 2008 22:47
Mario Soddu
Il diritto di sciopero é in pericolo.
Violazioe dei diritti dell'uomo, legge approvata dalle nazioni unite nel 1948.
Siamo alle soglie del sessantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. La confederazione sindacale internazionale "CSI" ha pubblicato il rapporto annuale sulla violazione dei diritti sindacali nel mondo. Nel 2007, 91 sindacalisti sono stati assassinati nel mondo. Il sistema liberale, autoritario e fascista sono i primi responsabili. Attualmente in Belgio i padroni delle fabbriche, con la collaborazione dei liberali al potere, hanno fatto intervenire les huissiers contro i manifestanti, nelle entrate delle fabbriche. Minacciando gli operai di dure sanzioni amministrative, se continuavano i disordini. Fotografando e filmando gli operai, per poi consegnarli alla polizia. Anche questi erano presenti in forze antisommosse. Polizia pagata dalle tasse della classe operaia, pronta a intervenire con i manganelli. Operai dello Stato, contro gli operai dei padroni capitalisti che dirigono il sistema senza scrupoli. Lotta fra operai per difendere i ladroni banchieri. Non c'é democrazia senza la libertà di espressione, sia sindacale che dei diritti umani. I padroni liberali fascisti vogliono cancellare dalla storia, le lotte operaie per la conquista dei diritti sociali e umani che tutti i popoli hanno diritto di avere. Milioni di uomini sono morti per conquistare l'ugualianza nella società "almeno in parte".
I regimi comunisti dell'Est erano delle dittature inaccettabili, peró tutti mangiavano. Nel sistema capitalista milioni di esseri umani patiscono la fame. Troppa differenza di classe, i ricchi sempre più arroganti, la classe operaia deve subire e tacere. I tribunali non si devono mischiare nei conflitti sociali, la legge e la giustizia sono due cose differenti.Il diritto di sciopero é il solo modo d'azione, necessario quando il padrone vuole diventare sempre più padrone. E cioé diminuire il salario, accettare appure licenziare, obbedire a questi criteri la
democrazia é in pericolo.


Il potere d'aquisto é alle stelle, i salari e le pensioni da fame stanno sempre di più stringendo la cintola alla classe operaia. Dobbiamo essere coscenti che : la crisi mondiale attuale é sull'orlo di scatenare sommosse nel mondo intero (la Grecia é gia una dimostrazione di forza). Falliscono i banchieri i "dirigenti del mondo" e i governi liberali li risarciscono a suon di miliardi di euro. Fallisce una piccola impresa, o un piccolo imprenditore e gli sequestrano tutto, lo rovinano, lo portano al punto del suicidio, anche collettivo familiare in molti casi. Milioni di persone vivono al disotto della media, a malapena arrivano al fine mese. I lavoratori, quelli che producono, quelli che riempiono le casse dello Stato, quando vanno in pensione non riescono più a vivere. Anche se non pagano affitto di casa. Con una pensione da fame, si devono privare di molte cose. Primo stringere la cintola, niente vacanze (anche se é un lusso per chi lavora!). Non si possono permettere di avere più la macchina, avere il cellulare, avere internet,anche il telefono fisso a casa che é molto uttile alle persone anziane.


É una vera ingiustizia sociale trascorrere i pochi anni da vivere nella miseria dopo avere lavorato una vita. Peró i politici, i privileggiati della società hanno la vecchiaia bene assicurata, con pensioni da capogiro, in rapporto a quello che hanno lavorato nella loro vita. Per vincere la crisi bisogna cambiare sistema di governo, primo privatizare le banche e tassare pesantemente i capitalisti e le società multinazionali e distribuire gli introiti delle casse sociali decentemente ai cittadini lavoratori.


I politici, comiciando dai deputati, quadagnano in media 15 volte in più al mese di un operaio? Gli sportivi e personaggi dello spettacolo, i ministri, senatori ecc... questi quadagnano 100 volte in più al mese della classe operaia. Le carceri sono piene di cittadini senza lavoro; che rubano per vivere, ad eccezione dei mafiosi, questi bisogna combatterli assieme ai loro protetori politici.


Qualche domanda che molti si pongono: chi paga la crisi? Non certamente i ricchi! I politici liberali sono responsabili della crisi mondiale e proteggono i miliardari. Dove sono i miliardi volatizzatisi dei loro guagagni? Non certamente nelle tasche della classe operaia! Gli interventi degli stati salveranno questa pericolosissima crisi? Perché la crisi americana sta mettendo il mondo in ginocchio? I dirigenti europei é tempo di liberarsi di questa: diciamo che la più grande democrazia del mondo, con venti milioni di esseri umani senza nessuna risorsa...
Il Vaticano é il solo a non sentire la crisi; chissà perché?


Un caro saluto a tutti, in particolare alla redazione.


Mario Soddu

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La redazione ringrazia e ricambia i saluti. c.p.
Billionaires
7 Mercoledì 01 Ottobre 2008 22:42
c.coda
Caro Carlo, credo di sì !
Oggi il Caimano è, mi pare, al 70esimo posto (su 1060) tra i super ricchi nella classifica stilata dalla rivista Forbes: The Wordl's Billionaires.
Se succedesse un '29 o quarantotto finanziario, magari scenderebbe al 350esimo, o 540esimo posto.
Ma sempre in quella classifica rimarrebbe!
Noi, poveri e neanche belli, da comuni mortali, cadremmo dalla cadrea sgangherata con il fondo schiena per terra!
Lui, da Messeguè, continuerebbe il suo lifting. Inutile. Noi con le pezze al....!
Ecco la differenza !
Ballarò, la crisi finanziaria e il lifting del Cavaliere
6 Mercoledì 01 Ottobre 2008 12:55
Carlo Patatu
Le solite cassandre vanno spargendo, a piene mani e ai quattro venti, notizie inquietanti su certi dissesti finanziari che, registrati oltre oceano, sarebbero sul punto di approdare ai nostri lidi. Se già non vi sono approdati. Si parla di TFR in pericolo, di conti in banca ballerini, di risparmi sudati che andrebbero in malora. Eppure, in mezzo a quest'aria da tregenda, io continuo a restare tranquillo. Non può esserci nulla (o forse c'è poco) di vero nelle voci disfattiste che si rincorrono. Me ne da conferma l'ottimismo imperturbabile manifestato dal nostro Cavaliere. Anche in questi giorni. Ma vi pare credibile che, col mondo finanziario sull'orlo del collasso, il Berlusca avrebbe il tempo e la voglia di pensare al lifting personale affidandosi a Messegué? Ecco perché sono sereno... O sbaglio?
Ballarò
5 Mercoledì 01 Ottobre 2008 06:35
Giuseppina Battaglia
Sono rimasta traumatizzata dalla visione della trasmissione Ballarò: se inizialmente, ai primi fallimenti delle banche, tutti cercavano di tranquillizzare l'opinione pubblica (forse per evitare fenomeni di isteria collettiva) ormai gli esperti di economia parlano esplicitamente di crisi simile a quella del 1929, di effetto domino, di possibile perdita dei nostri risparmi, dei TFR trasformati in fondi pensione che non daranno più reddito, di impoverimento generalizzato, di fallimenti non solo delle imprese, ma anche dei comuni (vedi Taranto e Catania). Come attrezzarci?
PD
4 Venerdì 26 Settembre 2008 12:48
Marco Sanna
è in salita voler fare i comunisti con troppi soldi in tasca

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Non è molto chiaro il suo pensiero. O si tratta di una provocazione? Veda di chiarire meglio, per cortesia. Grazie. c.p.
Risposta al sig. Coda
3 Venerdì 26 Settembre 2008 08:47
Giuseppina Battaglia
Grazie, gentile sig. Coda. Cominciavo a temere che l'argomento da me proposto non interessasse a nessuno! Sostanzialmente concordo con le sue osservazioni. Ma come se ne esce? Dovremo sopportare illegalità e soprusi del Caimano, come lo definisce Lei, ancora molto a lungo? ed il debole Walter si sveglierà? Attendo fiduciosa altre opinioni, anche da chi è iscritto al PD e fa politica attiva.
Circo Zanfretta
2 Giovedì 25 Settembre 2008 17:43
C. Coda
Sig.ra Battaglia, eccomi!
Vogliamo parlare dell'"armata Brancaleone" (Monicelli 1966) con un fantastico V. Gassman e, insieme a lui, diversi bravi comprimari che sparavano cazzate (s.f. = sciocchezze da diz. Garzanti) e stupidità a nastro?:
- il Caimano ha ripreso a "caimanare" in modo indisturbato;
- il debole Walter non riesce a tenere insieme vari gruppi e badare l'ammucchiata composta alla rinfusa;
- l'uomo-trebbia Di Pietro che straparla con il suo singolare lessico ma, come titolare di simbolo, incassa svariati milioni di euro (tutto in prima persona);
- al vertice PD si trovano tutti i vecchi capi e non danno l'impressione di voler superare le divisioni originarie DC-PCI con un: sparpagliatevi e mischiatevi!;
- i figli complottano con i padri per far fuori i propri fratelli. Ai tempi dei "Giovani Turchi", in Sardegna, con il motto "uccidiamo i padri" i fratelli hanno complottato contro i padri. Ma questa è storia politica medievale, oggi non più ripetibile e possibile perchè si è creata disaffezione tra i giovani. Ma come dar loro torto? Ne vedono forse i presupposti?
E sempre, come nel film, continuiamo a darci martellate sui denti o sulle parti pendule.
Ho fotografato, in sintesi, la situazione e l'insieme delle circostanze è alquanto peggiore.
Lo sviluppo, ahinoi! è purtroppo tragicomico. Da circo Zanfretta!
La saluto cordialmente.
Ancora sul PD
1 Giovedì 25 Settembre 2008 08:48
Giuseppina Battaglia
Forse non avevo inviato la mia riflessione nella sezione giusta del sito: mi pare che questo nuovo settore PARLIAMO DI... sia più adatto. Poiché fino ad ora nessuno ha risposto alla mia sollecitazione, ripeto in sintesi la domanda: ma che fa il PD? Perché non fa sentire la sua voce se non per sterili polemiche? Sarei grata a chi volesse rispondermi, anche a chi nel PD non ha mai creduto.


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in effetti questa nuova sezione è stata creata successivamente al primo commento da te inviato. Ho spostato questo tuo ultimo commento nella sezione ...politica in generale
Vladimiro

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