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| “In Chiaramonti”, un’antologia di vecchie foto |
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| Scritto da Carlo Patatu |
| Sabato 09 Agosto 2008 23:08 |
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Il volume, edito a cura della Biblioteca di Sardegna – Fototeca di Sardegna, è stato pubblicato sotto gli auspici dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Sassari e del Comune di Chiaramonti. Sfogliando le pagine, si può ripercorrere a ritroso un pezzo di storia di Chiaramonti, grazie alla illustrazione, col mezzo fotografico per l’appunto, di avvenimenti e fatti di cronaca che hanno segnato lo svolgersi della vita comunitaria di questo piccolo centro anglonese. Foto ingiallite dal tempo, pur se talvolta sfuocate e tecnicamente discutibili, catturano l’interesse di chi sfoglia le pagine di questo libro per immagini. La forza e la suggestione che promana da quei volti e da quei pezzi di paese ormai scomparsi sono veramente forti. Per chi vive a Chiaramonti è un po’ come guardarsi allo specchio e contare le rughe sul volto, andando alla ricerca di un tempo ormai perduto; ma che siamo ancora in molti a ricordare. Più spesso con nostalgia, talvolta con un po’ di rimpianto. Il volume è stato presentato, in occasione della sagra dell’agnello, dal sindaco Giancarlo Cossu e dall’assessore alla cultura Marina Manghina. La manifestazione si è svolta, a cura dell’Amministrazione comunale, nella sala del Consiglio. Parallelamente e presso la chiesetta rionale di Codinas, è stata allestita una mostra con ingrandimenti di foto contenute nel libro. Chi ne ha interesse, può acquistarlo rivolgendosi alla curatrice.
Per vedere le foto che illustrano alcuni momenti della mostra, clicca qui |
| Ultimo aggiornamento Domenica 10 Agosto 2008 10:05 |
In poco meno di cento pagine, Laura Villa, giovane studentessa chiaramontese iscritta a Lingue, ha raccolto e offerto al godimento del lettore ben 168 fotografie. Che, come annota in pagina, trattano di “luoghi, fatti e personaggi di Chiaramonti nell’arco temporale” che va dalla fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del secolo scorso. E che sono state liberamente selezionate sulle oltre cinquecento offerte alla pubblicazione dai compaesani che le custodivano nel cassetto dei ricordi.