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1868: è morto il Parroco! PDF Stampa E-mail
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Giovedì 20 Dicembre 2018 18:05

1868: annuncio del decesso del chiaramontese Salvatore Cossu, rettore di Ploaghe

di Claudio Coda

Da sotto il campanile; ma questa volta quello della Parrocchiale San Pietro in Ploaghe. Raccontare del Rettore Salvatore Cossu -chiaramontese- in questo sito, si corre il rischio di essere eccessivamente prolissi.

Comunque, per inquadrare l'illustre personaggio, brevemente cito:

Salvatore Cossu, nato il 24 gennaio 1799, per quarant'anni è stato rettore della parrocchiale San Pietro in Ploaghe e lì deceduto il 21 settembre del 1868. Giusto vent'anni antecedenti dalla 1a celebrazione della ricorrenza di San Matteo nella nuova chiesa parrocchiale. Era figlio del chiaramontese Joanne Maria Cossu e Philippa Caria; battezzato dal sacerdote Antonio Satta-Quadu, gli fu imposto il nome di Salvator Joannes; i padrini Franciscus Migaleddu-Pinna e Sebastiana Cossu.

In paese, da una mappa del 1899, si può leggere di una via a lui dedicata e poi mutata nel 1971[1], con l'attuale via Giorgio Falchi. Invece i ploaghesi, si ritrovano a percorrere una sua, che è antistante la chiesa del Cristo Re - San Giovanni Battista. Sos piaghèsos si nde tènent mànnos e 'àntant!

E noi ?

E qui aggiungo un modesto appello all'Amministrazione comunale nostra: a gliela intitoliamo una via? Sempre che vi sia disponibilità nella stradale locale. O, quantomeno, considerato che a breve si avvieranno i lavori per realizzare nuovi locali per l'Archivio comunale, se ne potrebbe dedicare quelli.

Altro impulso: la Biblioteca comunale, in su Municìpiu 'etzu, non ha nessun titolo -però vado a memoria- e, a quel sostantivo, eventualmente, si potrebbe modificare la designazione in: “Biblioteca Comunale Rettore/Teologo Salvatore Cossu”.

Redimere al peccato veniale, se così si può scrivere, culturalmente ci farebbe onore. Dopo questa deviazione, ritorno in argomento.

Ciò che voglio proporre, in questa cronaca, invece, sono i comunicati che il vice parroco de sa chèja majòre[2] e quello della famiglia, inviarono alla Curia turritana, nel medesimo giorno, subito dopo il decesso.

Due distinti comunicati[3], che riporto per come sono scritti. Il primo è sottoscritto da don Francesco Scanu:

“ Ill.mo Rev.mo Monsignor Vicario Generale e Capitolare della Diocesi.

Con sommo rincrescimento adempio al doloroso ufficio di partecipare alla S.V. Rev.ma la morte di questo nostro buon Paroco (sic) Teologo Salvatore Cossu avvenuta verso le ore nove di questa mattina, confortato da tutti i Sacramenti di nostra Santa Religione dietro una breve malattia infiammatoria di soli sette giorni, e come il medesimo aveva delle Amministrazioni di qualche cappella Ella vorrà nella sua saviezza pensare al modo di mettere in salvo gli interessi della Chiesa non che altre delle cure spirituali della Parrocchia.

Ho pertanto l'onore di dirmi un ossequioso rispetto di N. Illustrissimo Reverendissimo.

Ploaghe 21 sett. 1868

Devotissimo Servitore

Sacerdote Francesco Scanu

Vice Parroco Chiesa Maggiore di Ploaghe

La seconda è della famiglia:

Ill.mo Rev.mo Monsignore Vicario Generale Capitolare

Al sottoscritto corre l'obbligo di partecipare alla S.I.R. l'inaspettata morte dell'ottimo suo zio, e zelante Parroco di Ploaghe, Teologo Salvatore Cossu, dopo aver retto questa chiesa per lo spazio di 41 anni, con edificazione, buon esempio, e carità da Pastore d'animo. La malattia fu breve avendo avuto principio colla notte del 19 corrente, e termine colla mattina del giorno d'oggi alle otto precise.

Il sottoscritto pertanto di ciò previene la S.I.Rev.ma, per quei provvedimenti che vedrà del caso, ed in pari tempo che prevviene che non può abbandonare la casa parrocchiale per mancanza di locale adatto a se ed alla sua famiglia, rendendosi per tale permanenza in detta casa responsabile degli oggetti denunziati dal deffunto (sic) Parroco nella presa di possesso del R. Demanio ed obbligandosi al pagamento d'un adeguato affitto delle dette medesime.

Coi sensi della più distinta affezione, il sottoscritto osa rappresentarsi della S.V. Ill.ma

Ploaghe 21 settembre 1868

Dev.mo ubb.mo Servitore

Sebastiano Congiatu

Chi era Sebastiano Congiatu? Era il marito della nipote del rettore, Giuliana.

I sette nipoti, tra diretti ed acquisiti, Salvadore, Giommaria e Pedru Migaleddu-Cossu, Caterinanzela con il marito Salvadore Lai Nuvoli, Giuliana con il marito Sebastianu Congiatu, gli dedicarono una pietra sepolcrale, che è visibile nel Cimitero Monumentale ploaghese.

Testo:

AD SU THEOLOGU

SALVADORE COSSU

NASCHIDU IN ZARAMONTE SU XXIV BENNARZU MDCCXCIX

MORTU IN PIAGHE SU XXI DE CABIDANNI MDCCCLXVIII

UE PRO XL ANNOS FIT RECTORE

HOMINE DOCTU SABIU LABORIOSU

CARU A TOTU SOS AMIGOS

CUM TOTA SA BIDDA

QUI ND'ADMIRAIANT SAS RARAS VIRTUDES

DET VIVER ETERNA SA MEMORIA

CUM SAS OPERAS QUI ISTAMPESIT

SOS SETTES NEBODES

SALVADORE GIOMMARIA E PEDRU

MIGALEDDU COSSU

CATERINANZELA CUM SU MARIDU

SALVADORE LAI NUVOLI

GIULIANA CUM SU MARIDU

SEBASTIANU CONGIATU

PONENT COSTU

M.



[1] A seguito della delibera del Consiglio comunale del 31 luglio 1971.

[2] Così i ploaghesi appellavano, ma ancora oggi, la chiesa di San Pietro.

[3] Da archivio privato dell'autore.

 

Ultimo aggiornamento Sabato 22 Dicembre 2018 11:46
 
Commenti (1)
Errata corrige: via Salvatore Cossu
1 Venerdì 21 Dicembre 2018 22:47
c.coda

Una precisazione è d'obbligo. Sono stato appena informato che, nella toponomastica chiaramontese è presente una “via Rettore Cossu”, nel quartiere Codìnas. Nella cartina viaria, in mio possesso, non è indicata, perché non aggiornata. Senz'altro, le nuove dediche, su deliberazione delle ultime Amministrazioni rette da Cossu o Pischedda.


Pertanto chiedo scusa per l'inesattezza nel testo, anche se, curiosamente, chi mi ha informato, immaginava che “Rettore”, stesse per il nome del teologo Cossu e non il prestigioso titolo.


Confermo, tuttavia, le due opportunità indicate nel testo: la Biblioteca Comunale o l'Archivio Comunale.

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