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Chiaramonti: candidati eletti e non PDF Stampa E-mail
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Venerdì 06 Luglio 2018 00:00

Chiaramonti: alcuni dati sulle consultazioni elettorali comunali dal 1946 a oggi – Negli ultimi 72 anni i candidati furono 439, di cui 242 sono in vita

di Carlo Patatu

Dalla fine della 2a Guerra mondiale a oggi, i chiaramontesi si sono recati alle urne 17 volte per eleggere sindaco e consiglieri comunali. In un solo caso la votazione è stata dichiarata nulla: nella consultazione del 2017.

Mettendo insieme i dati raccolti nel tempo presso l’Ufficio elettorale del Comune, ho compilato una tabella[1] che raccoglie tutti i candidati delle citate consultazioni, gli eletti e le rispettive cariche rivestite nel corso del mandato. Inoltre ho pure registrato quanti e quali di costoro sono ancora in vita e quanti se ne sono andati al cimitero.

La prima consultazione elettorale amministrativa del dopoguerra si tenne nel Marzo 1946. Tre mesi prima del referendum Monarchia-Repubblica e della votazione per eleggere i Padri Costituenti. Nella circostanza, furono ammesse a votare, per la prima volta, anche le donne. Che, nella cultura del tempo e segnatamente nei piccoli centri come Chiaramonti, venivano relegate un po’ in cucina e un po’ in camera da letto.

Essendo andata buca la consultazione dell’anno scorso, i sindaci furono eletti 16 volte. Tre di essi stettero alla guida del Comune per due legislature consecutive, per cui i nomi dei primi cittadini, in realtà, si riducono a 13. Essi sono: Gigi Madau (1946-1952), Armando Fumera (1952-1956), Nino Brandano (1956-1960), Gerolamo Casu (1960-1970), Carlo Patatu (1970-1975), Tore Patatu (1975-1980), Gavino Scanu (1980-1990), Giovanni Soro (1990-1993), Nando Diana (1993-1997), Ezio Schintu (1997-2007), Giancarlo Cossu (2007-2012), Marco Pischedda (2012-2017), Alessandro Unali (2018-2023).

Dal Febbraio al Giugno 1993 il Comune fu retto da un commissario prefettizio, a seguito della caduta della giunta Soro. Dal 2017 al 2018, altra gestione commissariale per la nullità delle elezioni del 2017, quando, in presenza di una sola lista di candidati, i votanti furono meno del 50% degli elettori residenti.

Complessivamente, dal 1946 a oggi, sono stati 439 i candidati, suddivisi nelle 39 liste presentate. Di essi sono ancora con noi 242, mentre 197 sono passati a miglior vita (si fa per dire). Di liste, sulle schede elettorali, ne comparvero 3 negli anni 1946, 1952, 1956, 1960, 1964, 1983 e 2007; 2 negli anni 1970, 1975, 1980, 1985, 1990, 1997, 2002 e 2012; una sola, e nemmeno completa, nel 2017 e 2018.

Il maggior numero degli elettori lo si registrò nel 2002, con 2095 iscritti (compresi quelli residenti all’estero). Il più alto numero dei votanti lo si ebbe nel 1980, quando si recarono ai seggi elettorali in 1480. La più alta percentuale dei votanti fu invece quella del 1970: 87%. I seggi elettorali erano inizialmente 2, allogati nella chiesa del Rosario; poi sono passati a 4: tre in paese e uno a San Giuseppe di Su Sassu. Ora si sono ridotti a due, entrambi in paese.

Leonardo Marras, residente in regione Su Sassu-Fustalarzos (oggi fa parte del Comune di Erula) ebbe a collezionare il più alto numero di candidature: si propose per ben sei volte. In due circostanze non fu eletto (1952 e 1956); nelle altre quattro (1960, 1970, 1980 e 1985) sedette in consiglio comunale. Fu pure assessore nel 1960-1964 e vice sindaco nel 1985-1990.

Il sindaco che rimase in carica più a lungo con un solo mandato fu Gigi Madau: dal 1946 al 1952. La legislatura più breve fu quella presieduta da Giovanni Soro: durò poco meno di tre anni.



[1] La tabella è a disposizione di chi me ne fa richiesta.

 

Ultimo aggiornamento Giovedì 13 Maggio 2021 18:02
 

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