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Gavino Tolis rivivrà in un film |
Sabato 26 Ottobre 2013 00:00 |
L’eroe chiaramontese assunto a simbolo del ruolo svolto dalla GdF nella Resistenza al nazi-fascismo (1943-45) di Carlo Patatu
“Chiaramonti, provincia di Sassari, 430 metri sul livello del mare, 1750 abitanti. Qui il 4 Febbraio 1919 nasce Giovanni Gavino Tolis”.
Più o meno, sarà questo l’incipit di un filmato che ripercorrerà, a grandi linee, la vicenda umana del finanziere chiaramontese medaglia d’oro alla memoria e che arricchirà il tradizionale calendario in allestimento per il 2014, volto a illustrare il ruolo della Guardia di Finanza nella Resistenza.
Ecco perché, nei giorni scorsi si è aggirata per i carrugi del centro storico una troupe dell’Ufficio Stampa della GdF guidata dal colonnello Piergiuseppe Cananzi in veste di sceneggiatore e regista. A effettuare sopralluoghi prima e alcune riprese poi.
Accompagnati dal vicesindaco Salvatore Mannoni e da me, i finanzieri hanno ripercorso i luoghi che videro il giovane Tolis lasciare la casa paterna per arruolarsi. Salutare, a 19 anni, il proprio paesello per non farvi più ritorno.
A interpretare l’eroe chiaramontese un giovane finanziere siciliano. Che, guarda caso, presta servizio proprio a Como, nello stesso reparto che accolse Gavino Tolis negli anni Quaranta del Novecento, dov’egli fu poi arrestato e consegnato alle SS, che lo rinchiusero nel lager di Mauthausen-Gusen. In Carinzia, Austria. Qui morì qualche mese più tardi, logorato dalla fame, dal freddo e dai maltrattamenti. Quindi il passaggio nel forno crematorio e la dispersione delle sue ceneri chissà dove.
Di quell’uomo, inaspettatamente coraggioso fino al sacrificio estremo, ci restano il ricordo, la lapide marmorea in cimitero, l’intitolazione a suo nome di una via (a valle del giardino pubblico) e la medaglia d’oro conservata in Comune. Il Presidente Napolitano gliel'ha potuta assegnare grazie alle ricerche condotte dal capitano Gerardo Severino, direttore del Museo storico della GdF e autore di un bel libro sul Tolis.[1]
A impersonare la madre, tia Mariedda Piga, una mamma chiaramontese doc: Giulia Demontis. Che si è calata nel personaggio con sensibilità squisita e con una bravura che lei stessa credeva di non possedere. Gli interni sono stati girati nella casa che fu dei genitori del vicesindaco Mannoni, incastonata fra Carruzu Longu e via Delle Balle. Un angolo del passato rimasto pressoché intatto nel tempo, come testimoniano le foto che pubblichiamo. Gli esterni hanno avuto come set i ruderi del Castello e Codina Rasa.
Il filmato su Tolis riporterà anche scene toccanti riprese a Ponte Chiasso (Como), dove l’eroe si adoperò sino alla propria fine per salvare ebrei e ricercati antifascisti. Aiutandoli a passare il confine per riparare in Svizzera.
Film e calendario saranno presentati ufficialmente il 26 Novembre prossimo a Roma, presso il comando generale della GdF, con l’intervento di autorità militari, civili e politiche. Fra queste, il Ministro dell’Economia Saccomanni. Sempre che duri...
Fra gli invitati alla cerimonia, è prevista la presenza degli attori protagonisti, delle maestranze componenti la troupe e di una rappresentanza del Comune di Chiaramonti. Quindi ci saremo anche noi. Per visitare la galleria delle foto, cliccare qui [1] GERARDO SEVERINO, Il contrabbandiere di uomini, Delfino editore, Sassari 2012 Le foto sono di Salvatore Mannoni, che ringraziamo |
Ultimo aggiornamento Venerdì 25 Ottobre 2013 18:22 |
Triste storia quella di Gavino Tolis al quale non ho mai smesso di pensare da quando ho letto l’articolo tre anni fa nel tuo sito, Carlo.
Anch’io desidero ringraziare i Funzionari della Guardia di Finanza per aver preso cosi’ a cuore la storia di questo ragazzo e con l‘intento di renderla pubblica.
LA DEMOCRAZIA NON VA MAI DATA PER SCONTATA e questa storia ci deve far riflettere tutti.
Cordiali saluti
Carissimo Prof. Carlo,
mi avrebbe fatto tanto piacere assistere in diretta alle riprese, ma con Pier Cananzi ci siamo dovuti dividere i compiti. La ringrazio di vero cuore, così come ringrazio i vari amici di Chiaramonti, per la grande collaborazione che ci avete fornito. Spero che questa video clip rappresenti un primo passo e che l'eroismo di Gavino possa un giorno valicare i nostri ricordi personali, le nostre caserme e la stessa Chiaramonti, per approdare alla case di tutti gli italiani. Per il momento accontentiamoci della fiction su Olivetti o di quella sulle condizioni delle "donnine di strada" prima della legge Merlin.
Un carissimo abbraccio a Lei, ma anche al comune amico Paolo Pulina, che di Tolis e degli altri eroi sardi ha scritto molto.
Ci vedremo dunque il 26 novembre, con affetto e stima La saluto, Gerardo Severino
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Me lo auguro, caro Comandante. Ce lo auguriamo anche noi. Dio solo sa quanto bisogno c'è, oggi più di ieri, di punti di riferimento, di figure che, come Tolis, dovrebbero giganteggiare nel panorama dei modelli da seguire e imitare. In ogni caso, come lei dice, questo fatto dalla GdF è un primo passo. Ed è già qualcosa. Tuttavia non va dimenticato il Suo ruolo di ricercatore appassionato e scrittore coinvolgente nel gettare un fascio di luce sulla vicenda umana di Gavino Tolis (e di tanti altri). Vicenda che, diversamente, sarebbe naufragata miseramente e ineluttabilmente nell'oblio.
A presto, dunque, ricambiando saluti affettuosi e stima immutata. (c.p.)