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Massoneria e utopie, oggi come ieri? PDF Stampa E-mail
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Sabato 09 Ottobre 2010 17:47

di Giorgio Falchi

Vi proponiamo due riflessioni, stringate ma intense, di Giorgio Falchi (1843-1922) su altrettanti argomenti tuttora di grande attualità. I due testi, tratti da un manoscritto autografo conservato presso la nostra biblioteca comunale, sono inediti. (c.p.)

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La Massoneria

Vi fu un tempo nel quale la Massoneria era un partito politico, per cui non solo si occupava di rendere più liberi i popoli ed indipendenti le nazioni, ma eziandio di migliorare la condizione dei diseredati dalla sorte. Anche avveniva che un gran numero di massoni era composto di persone fornite d’ingegno, distintesi negli studi, fornite di carattere, non prive di coraggio, amanti della patria e benefiche verso i poveri.

Mentre al contrario oggidì alla setta dei massoni sono iscritti gl’increduli in materia di religione, gli ambiziosi di comandare nelle pubbliche amministrazioni, i bramosi di occupare lucrosi impieghi e di avere appalti di opere pubbliche.

Tali settori ora fanno mostra di essere partigiani del governo, onde riuscire ad ottenere dallo stesso illeciti favori; così pure si atteggiano talora ad amanti del popolo per renderlo ossequiente ai loro voleri, nonché ottenerne il suffragio all’epoca delle diverse elezioni.

E siccome i massoni commettono di continuo azioni biasimevoli, perciò preferiscono di agire nel segreto onde non aver a perdere la pubblica estimazione se da molti venissero di persona conosciuti. Infatti tengono le congreghe di notte tempo ed in luoghi appartati e per potersi conoscere gli uni con gli altri adoperano segni convenzionali quasi cabalistici.

Inoltre la massoneria, siccome offre agli adepti segnalati vantaggi, perciò annovera oggidì numerosi proseliti nei ministeri, nei pubblici funzionari, negl’insegnanti, nei magistrati e nei comandanti dell’esercito; per cui non è da meravigliare se ai di loro congiunti, per quanto riconosciuti immeritevoli e persino indegni, vengono conferiti i lucrosi impieghi, nominati professori senza concorso, concesse privative industriali, onorificenze e perfino accordata l’impunità nei casi di delitti commessi.

Nota: Non vi vengono in mente la P2 di Gelli, la P3 di Carboni e qualche altra storiella edificante? (c.p.)

Utopie diverse

Vanno comprese fra le utopie diverse la fratellanza dei popoli e la libertà degli stessi, l’indipendenza delle nazioni e la santità dei trattati. Giacché la fratellanza dei popoli non può sussistere essendo essi l’uno dall’altro diversi per indole naturale, per costumi, per tendenze, per aspirazioni e per interessi.

Accadendo poi che il maggior numero delle guerre ebbe per scopo la conquista e l’arricchimento mercé il monopolio del commercio, perciò i popoli conquistati, oltre di dover perdere la libertà e l’indipendenza, furono vessati ed immiseriti con l’imposizione di gravosi tributi; onde fosse loro impedito di scuotere il pesante giogo imposto dal conquistatore.

E finalmente i patti internazionali dalle nazioni potenti saranno rispettati ed osservati finché riescono alle stesse proficui; perciò in caso contrario non saranno mantenuti; riponendosi ogni ragione nella forza, ritenuta mai sempre dai forti mezzo acconcio ad opprimere ed umiliare i deboli.

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Fin qui è Giorgio Falchi a parlare.

Premesso che le sue riflessioni sembrano di  un uomo d'oggi e non d'un secolo fa, il mio pensiero corre ai tanti (troppi) giovani soldati, italiani e no, che hanno perso (e continuano a perdere) la vita. Ieri nei paesi del blocco comunista sovietico, in Corea, in Vietnam, in Cecenia; oggi nelle terre aride dell’Irak, dell’Afganistan e dovunque la brama di dominio di governanti ingordi e arroganti pretende di portare “civiltà” e “democrazia”. Ma quale civiltà? Quale democrazia?

Mi tornano così alla mente le poche nozioni di storia antica apprese sui banchi di scuola. Mi riferisco, tanto per intenderci, alla “pax romana”. Non alla Pace; ma a quella "romana" imposta da legioni e centurie. In armi. Come, a suo tempo, a Varsavia. (c.p.)

 

Ultimo aggiornamento Lunedì 11 Ottobre 2010 22:10
 

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