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La via Capitano Amadio; ma chi era costui? PDF Stampa E-mail
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Martedì 13 Luglio 2010 21:56

di Carlo Patatu

La notizie dell’attribuzione, alla memoria, della medaglia d’Oro al valore civile al finanziere Gavino Tolis (1919-1944), non ha mancato, fra l’altro, di stimolarmi qualche curiosità.

A quali altri chiaramontesi, mi sono chiesto, è stata assegnatu un tale riconoscimento prestigioso?

Il mio pensiero è corso subito al carabiniere Ciriaco Carru e a Giovanni Amadio. Che chiaramontese non era; ma la cui vicenda, in qualche modo, resta legata a questo paese.

Ciriaco Carru, ne richiamo la vicenda a beneficio dei più giovani, fu vittima di un agguato di malviventi a “Pes de semene”, nei pressi di Chilivani in comune di Ozieri il 16 Agosto 1995. Cadde a soli 32 anni, in servizio di pattuglia con Walter Frau, originario di Porto Torres.

A Ciriaco, per iniziativa di un gruppo di amici, è stato eretto un monumento a Codinarasa, nella piazza dei Caduti sul Lavoro. Il Comune gli ha intitolato la via che, partendo dal piazzale delle Medaglie d’Oro nel rione Codinas, si snoda lungo le falde di Codinarasa, per confluire nella piazza che del Carru ospita il monumento.

Di Gavino Tolis ho già scritto qualcosa nei giorni scorsi. Resta da aggiungere che il capitano della Guardia di Finanza Gerardo Severino, impegnato in una ricerca storica volta a ricomporre le biografie dei finanzieri decorati, sta per dare alle stampe un libro intitolato: “Il Contrabbandiere di uomini – storia di Giovanni Gavino Tolis, un eroe del bene al servizio dell’umanità (1919 – 1944)”. Lo stesso capitano Severino ha anche espresso il proposito di presentare quel libro a Chiaramonti. Mi auguro che ciò avvenga e che il nostro Comune si attivi al riguardo. Presto e bene.

Ma Giovanni Amadio chi era?

Devo dire che la lunga strada che ne porta il nome e che, partendo anch’essa dal piazzale Medaglie d’Oro porta fuori paese verso Erula, gli fu intitolata nei primi anni Settanta del Novecento, quand’ero sindaco di Chiaramonti. L’idea, accolta dall’apposita commissione e approvata dal consiglio comunale, fu dell’allora segretario comunale Salvatore Galleu, noto Tottuccio. Ozierese di origine, ma stabilitosi definitivamente qui.

Perché Giovanni Amadio?

Perché, giovane vincitore di concorso, fu destinato a dirigere il nostro comune come segretario, alla vigilia della Grande Guerra (1914-1918). Da Chiaramonti partì per il fronte, dove avrebbe poi perso la vita vestendo la divisa di ufficiale dell’Esercito.

Nel corso di una breve ricerca, ho visitato il sito del comune di Montalto Marche, paese di origine della famiglia Amadio (www.montaltomarche.it). Vi si legge che la medaglia d'oro Giovanni Amadio, “...figlio del prof. Achille e di Diana D'Amario, nacque il 15 ottobre 1890 a Controguerra (Teramo), presso i nonni materni, pur essendo la famiglia Amadio domiciliata a Montalto. Frequentò il corso degli studi in Ascoli Piceno, dove conseguì il diploma di ragioneria.

“Studiò diritto amministrativo per proprio conto e nel 1912 si presentò agli esami per il conseguimento della patente di Segretario Comunale presso la Prefettura, secondo classificato su quaranta concorrenti. Vinse parecchi concorsi ed allo scoppio della guerra trovavasi a Chiaramonti (Sardegna), dove disimpegnava le mansioni, di Segretario Capo”.

Aggiungo di mio che, all'epoca, era sindaco il cav. Nicolò Madau. Che sarà poi costretto a dimettersi nel 1919 a seguito di una dimostrazione popolare determinata dalla grave situazione economica dei ceti più poveri. Che erano letteralmente alla fame.

Ebbene, il curatore di quel sito internet, il montaltese Umberto Guerra vive e lavora in Sardegna. A Santulussurgiu. Ebbene, il signor Guerra, che ringrazio di cuore, mi ha trasmesso, con disponibilità e sollecitudine, una foto del personaggio e un estratto del volume del prof. Giulio Amadio “Gli Amadio di Patrignone”, edito a Montalto, Tipografia Sisto V, nel 1931.

Alle pagine 70 e 71, vi si legge che Giovanni Amadio “...doveva emigrare nel Congo Belga, quando la Patria chiamò i suoi figli a raccolta. Si arruolò volontario e prese parte, come semplice soldato, a diverse azioni belliche col 17. Reggimento Fanteria. Successivamente frequentò il Corso Allievi Ufficiali; nominato aspirante, ebbe il comando di una sezione pistola-mitragliatrici. Nel combattimento del 19 maggio 1917 a Hudi-Log (Slovenia n.d.r.) fu decorato della medaglia di bronzo al valor militare.

“Morì il 19 agosto dello stesso anno e venne nuovamente decorato di medaglia d'argento al valor militare commutata in medaglia d'oro. Eccone la motivazione fulgidissima:

‘Amadio Giovanni di Achille da Montalto Marche (Ascoli Piceno) sottotenente 17. Reggimento Fanteria. In commutazione della medaglia d'argento conferita alla memoria di lui con decreto luogotenenziale 1 agosto 1918.

‘Comandante di una sezione mitragliatrici, uscì per primo dalla trincea all'attacco delle posizioni avversarie, dimostrando slancio e coraggio ammirevoli, sotto il violento fuoco di sbarramento e tra le raffiche di fucileria e mitragliatrici nemiche.

‘Giunto, con i suoi uomini, sotto i reticolati avversari e trovatili pressoché intatti, benché fatto segno a preciso tiro, noncurante del pericolo, si accinse per ben tre volte ad aprirvi un varco.

‘Riuscitovi, dopo grandi sforzi, mentre si slanciava all'assalto trascinando con l'esempio i pochi uomini rimastigli, venne mortalmente ferito. Morì poco dopo, contento di aver visto i suoi soldati penetrare nella linea avversaria, ed esclamando: La vittoria è nostra! Avanti sempre! Viva l'Italia!

‘Pod-Koriti, 19 agosto 1917’.

“Tutte le bandiere del Piceno s'inchinarono reverenti dinanzi alla fulgida, eroica sua figura, e l'imperituro ricordo di Giovanni Amadio, volontario di guerra ed Eroe tra gli Eroi, resterà eternamente scolpito nel cuore di tutti gli italiani”.

Ecco chi era l’eroe cui il Comune di Chiaramonti, quasi quarant’anni fa, si onorava d’intitolare una via del rione di Codinas. Quella che va per Erula.

Un’ultima nota: la targa riporta testualmente “Via Capitano Amadio”. Ma i documenti che ho riportato lo dicono tenente. Probabilmente, il fatto che, quando fu colpito a morte, svolgesse le funzioni di comandante, può avere indotto in errore il sindaco, la commissione e lo stesso consiglio comunale.

Ma, se errore c’è stato, a ben vedere non pare grave. Credo che su questo concordiate con me. O no?

 

Ultimo aggiornamento Sabato 01 Gennaio 2011 20:43
 
Commenti (2)
Chiedo informazioni
2 Sabato 01 Gennaio 2011 19:04
Amadio Marcos

Sono discendente degli Amadio di Ascoli Piceno, insieme a i miei fratelli sono alla ricerca d'informazioni su i miei antenati. Grazie per anticipo a chi dará una risposta positiva a questa email.
Grazie e buon anno 2011. Marcos
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Qui, a Chiaramonti, abbiamo una via importante intitolata al capitano Giovanni Amadio, classe 1890, nato a Controguerra (Teramo). La via gli fu intitolata all'epoa in cui io ero sindaco (1970/75), per ricordare quell'uomo che, essendo segretario comunale di questo Comune, partì da qui per morire in guerra. Successivamente gli fu attribuita la medaglia d'oro al valore militare. Per saperne di più, può cliccare qui e leggere il mio articolo sul personaggio, pubblicato su questo sito il 13 luglio 2010. Vi troverà riferimenti che rimandano a un altro sito e a una pubblicazione sulla famiglia Amadio.
Sperando di essrle stato utile, la saluto con viva cordialità e le auguro buon anno. (c.p.)

Il sangue non è acqua...
1 Venerdì 16 Luglio 2010 09:03
Umberto Guerra
E' stata per me una grande e piacevole sorpresa ritrovare in Sardegna, dove risiedo da oltre 40 anni, la memoria e le tracce visibili del mio illustre concittadino Giovanni Amadio, Medaglia d'oro al valor militare, attraverso la via omonima che il Comune di Chiaramonti (SS) ha voluto intitolargli. Non posso quindi che ringraziare di cuore e a nome di tutta la Community di montaltomarche.it la sensibilità e l'interesse dell'estensore dell'articolo per aver ricordato a tutti noi gli atti di eroismo e il sacrificio supremo compiuti dal montaltese Giovanni Amadio.

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La gratitudine è reciproca. Soprattutto perché, ora, grazie al sito www.montaltomarche.it, di Giovanni Amadio sappiamo qualcosa di più, rispetto alle poche, scarne notizie che, all'epoca della proposta dell'initolazione di una via, fece in commissione l'allora segretario comunale Salvatore Galleu da me ricordato. Grazie ancora e saluti cordiali ai montaltesi, oltre che agli Amadio che ancora ci vivono. (c.p.)

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