Nei piccoli centri come il mio (Chiaramonti), la vita si svolge all’insegna della coralità. Poco o nulla sfugge a questa consuetudine. Che, sebbene in misura minore rispetto al passato, resiste ancora bene.

Domani 4 Novembre ricorderemo, come ogni anno, i soldati caduti in tutte le guerre, dalle risorgimentali all’ultima che ha visto coinvolta anche l’Italia (1940-1945).

di Carlo Patatu

Relativamente alle consuetudini legate alla commemorazione dei defunti, il ricordo per me più angosciante resta legato alla vigilia del 2 Novembre.

di Carlo Patatu

Da bambino, nel pomeriggio della vigilia di Ognissanti, coi miei compagni di giochi battevo le strade del paese. Una per una, coscienziosamente e con un sacchetto in spalla; in genere una federa di guanciale.

di Carlo Patatu

Ce l’avevo quasi fatta, quando il diavolo ci ha messo la coda, mandando all’aria un progetto che da tempo tenevo nel cassetto: una settimana di vacanza-lavoro in un kibbutz israeliano.

a cura di Angelino Tedde, Andreina Cascioni, Giovanni Soro

ndice dei luoghi del testamento di Donna Gerolama Tedde ved. Delitala figlia di Andrea Tedde e di Marietta Delitala 1696(?) -1755 entrambi di Nulvi. 

di Carlo Patatu

ite li cheres! Canta zente! Custu battijmu paret propiu un’isposaliziu!. (E che diamine! Quanta gente! Più che a un battesimo, pare di assistere a un matrimonio!).

di Carlo Patatu

tamattina, chissà perché, mi è tornata in mente la modalità di elezione dei priori e delle prioresse a capo delle antiche confraternite a Chiaramonti. Maschili e femminili. Parlo del periodo in cui ero chierichetto; e cioè degli anni Quaranta del Novecento.

di Carlo Patatu

a storiella della rana bollita è una metafora, rivelatasi peraltro molto efficace, che è solito raccontare Noam Chomsky per descrivere la tendenza delle persone ad adattarsi a situazioni anche spiacevoli, senza opporsi se non quando sarà troppo tardi. E quindi inutile.

Ce l’abbiamo fatta, finalmente. Ora anche Chiaramonti dispone di locali idonei a ospitare un centro culturale. Ieri pomeriggio il sindaco Luigi Pinna ha tagliato il nastro inaugurale, ponendo così fine a quella che pareva una telenovela interminabile.