Pareggio casalingo e deludente anche col Tula: 1-1 Stampa
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Scritto da Carlo Patatu   
Venerdì 05 Febbraio 2010 00:24

con la collaborazione di Matthew Donadu

L’ennesimo pareggio, per di più subito in casa a opera di un Tula peraltro modesto, lascia l’amaro in bocca. A giocatori e dirigenti. Ma anche ai sostenitori. Che, a dispetto del freddo siberiano e dell’ora notturna, erano numerosi in tribuna. A sostenere invano una squadra che, a ben vedere, sembra proprio incapace di vincere. O, Dio non voglia, del tutto priva della voglia di vincere. Soprattutto i ragazzi appaiono psicologicamente provati. Lo diciamo con molto affetto e non senza provare dispiacere: danno l’impressione di scendere in campo con la paura di perdere, piuttosto che con la determinazione di vincere.

Da qui il settimo pareggio in quindici partite (di cui una sola vinta). Un pareggio che poteva essere anche una vittoria. Un po’ com’è accaduto con l’Ozieri, domenica scorsa. Oltre che in altre occasioni. Sfortuna? Qualche dirigente cerca di porsi al riparo sotto l’ombrello comodo della cosiddetta sfortuna. O iella, se preferite. Noi, per ragioni culturali, crediamo fermamente che “audaces fortuna iuvat” (Virgilio, Eneide, canto X, 284). La fortuna aiuta gli audaci. E dunque chi osa. Chi non osa se ne torna a casa con le pive nel sacco. Sempre.

Una rete per parte. Il primo a segnare è stato Cristian Mura. Che, deviando un tiro di Maurizio Lepori in mischia, ha insaccato la palla alle spalle di Sanciu al 26’ del primo tempo. Asara ha rimesso i conti in parità due minuti dopo. Ma occorre dire che, nel finale, l’estremo difensore tulese ha salvato per ben due volte la propria squadra da una sconfitta che i chiaramontesi forse sognavano certa.

Come sono andate le cose? La difesa, questa, volta, ha messo in campo uno standard di gioco non proprio convincente. Il centrocampo non è stato in grado di sviluppare azioni incursive proficue. Probabilmente perché intestarditosi (il centro campo, intendiamo dire) a volere lavorare per la difesa, invece che per l’attacco. Tutto ciò ha prodotto azioni confuse, prive di una strategia precisa, svolte in prevalenza sulla fascia centrale del campo. E immancabilmente concluse con tiri in porta che, operati sovente dai sedici metri o giù di lì, si sono conclusi con un nulla di fatto.

Il Tula, una squadretta che ben rappresenta la propria collocazione in classifica, ha mostrato maggiore attenzione al contropiede. Ma senza produrre alcunché. Quanto ai biancocelesti, l’entrata in campo di mister Falchi al 57’, a sostituire Maurizio Lepori, non ha mancato di creare altra confusione. Col risultato che sappiamo.

Coraggio, ragazzi! Cambiate atteggiamento mentale. Scendete in campo convinti di vincere, invece che con l’angoscia di perdere. Siamo certi che tutto andrà meglio. Osate, dunque! Anche perché, giunti a questo punto (dieci punti raccattati in 15 partite), non abbiamo proprio più niente da perdere.

Le formazioni

SC Chiaramonti: Luca Ruzzu, Alessandro Farris, Cristian Mura, Luca Lumbardu, Filippo Cossu, Eugenio Brunu, Paolo Fraoni (sostituito al 75’ da Manuel Brunu), Danilo Sanna, Maurizio Lepori (sostituito al 57’ da Ivano Falchi), Giuseppe Solinas (sostituito al 51’ da Gian Martino Bianco), Filippo Marcis.

Allenatore: Ivano Falchi.

Tula: Sanciu, Correddu, Langiu, Pani, Brianda, Napoli, Tommaso Budroni, Antonio Budroni, Sotgia, Corda, Asara.

Allenatore: Sanna.

Arbitro: Mariano Assaretti di Sassari.

PS: nemmeno questa volta disponiamo di foto dell'incontro.

 

Ultimo aggiornamento Sabato 06 Febbraio 2010 15:25
 
Commenti (1)
fesserie
1 Lunedì 08 Febbraio 2010 17:52
giuseppe castia
il mio commento è breve questa volta perchè questo articolo è un fascio di fesserie grandi

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Si tratta pur sempre di un'opinione, rispettabile se pur non condivisibile. Ma che Giuseppe Castia avrebbe potuto esprimere con tono più garbato e senza andare al di sopra dello spartito. Il che, com'è evidente, non gli è riuscito. (c.p.)