Statistiche
Tot. visite contenuti : 11401396
Notizie del giorno
-
Urso, il 25 settembre proposta a Ue sull'auto ecologica
'Ho intenzione approccio responsabile su stop all'endotermico'
-
Mattarella depone una corona a Porta San Paolo per l'8 settembre
In occasione dell'81mo anniversario della difesa di Roma
-
Confindustria-Cgil: 'battaglie, ma serve un dialogo'
Orsini: abbiamo una responsabilità. Landini: al centro il lavoro
-
In corso lo sciopero nazionale di 24 ore dei ferrovieri
E' scattato alle 3 di questa notte, durerà fino alle 2 di lunedì
-
Tre morti in un attentato al valico della Cisgiordania
Idf, l'aggressore è stato eliminato, camion forse con esplosivi
-
Boccia, denunce si fanno non si minacciano, o è estorsione
"Chi dice bugie può andare in Rai? Hai fame di verità o soldi?"
-
Zelensky, 'in una settimana 800 bombe guidate sull'Ucraina'
'Oltre a 300 droni kamikaze e più di 60 missili'
-
Agguato a Scampia, ucciso un uomo mentre era dal barbiere
Vittima raggiunta da diversi colpi d'arma da fuoco. Fuga su auto
-
Venezuela, concesso salvacondotto a candidato opposizione
Edmundo Gonzalez Urrutia "ha lasciato il paese"
-
Attacco aereo russo su Sumy, due morti
Quattro i feriti, tra cui due bambini
|
Buongiorno, cerco lo spartito de S'Aneddu. Chiedo cortesemente se fosse possibile avere lo spartito per coro.
Ringrazio anticipatamente.
---
Gentile Signora, ho provveduto a spedire al suo indirizzo mail lo spartito richiesto.
Con gli auguri di buon lavoro e saluti cordiali. (c.p.)
Sono stato buon amico e, in un certo senso, collaboratore di Tonino Rubattu, di cui ammiravo la grande passione e lo smisurato amore per la cultura sarda a tutto tondo. Abbiamo tenuto insieme una decina di conferenze e l'ultima risale a qualche anno fa, quando a Castelsardo abbiamo presentato insieme la stupenda raccolta di poesie di Giuseppe Tirotto intitolata: “Erami andaddi cantendi".
L'anno scorso ci eravamo visti a casa sua per un lavoro da svolgere nella biblioteca comunale di Sennori, cui non potè partecipare proprio per motivi di salute. La troppa dedizione al suo lavoro, soprattutto al monumentale vocabolario, aveva minato la sua salute. Soffriva soprattutto per l'abbassamento della vista. Nell'ultimo periodo ci siamo sentiti qualche volta per telefono e avevo notato la perdita della brillantezza che lo caratterizzava.
Più di trent'anni fa abbiamo partecipato insieme, all'insaputa uno dell'altro, a un concorso nazionale di poesia a Roma, organizzato dall'ACRASE. Lui vinse il primo premio ed io mi classificai al secondo posto. La cerimonia si svolse al Teatro Tenda con ospite d'onore Salvatore Stangoni, il Galletto di Gallura, ma Tonino non venne alla premiazione. Lessi io la sua poesia vincitrice, ma non ricordo il titolo né della sua né della mia.
Qualche anno dopo pubblicò in s'Ischiglia una poesia, che mi aveva colpito molto, intitolata: “Ulisse est torrende” in cui immaginava l'ottimistico ritorno dell'Ulisse sardo per “cancarare sas manos a chie sa terra sua at profanadu”. Lui si rifaceva all'Ulisse di cui aveva descritto le favolose imprese in Lingua Sarda. Io gli avevo risposto con una poesia meno ottimistica, intitolata: “Ulisse non podet torrare”, affidandomi all'immagine di Ulisse descritta da Dante che perde la vita nelle Colonne d'Ercole. Discutemmo a lungo sulle due poesie e lui, pur non condividendone il contenuto, ne riconobbe il valore poetico e la pubblicò di sua iniziativa sulla rivista S'Ischiglia di cui era allora direttore.
Nel rinnovare le mie condoglianze ai familiari, che ho già provveduto a porgere personalmente in camera mortuaria, mi sento di affermare senza retorica: Tonino è stato un grande personaggio per la Sardegna. Un artista studioso poliedrico e appassionato, competente e capace, instancabile e tenace. Ora si trova in buona compagnia a discorrere di cose sarde nell'infinito.
Buonasera, cerco lo spartito corale a 4 voci di questa bellissima canzone, sapete dove lo posso trovare nella versione originale del grande Nuvoli? Grazie
---
Le ho spedito lo spartito al suo indirizzo privato. Saluti. (c.p.)
Rallegramenti, Carlo Patatu, in giro per il Mediterraneo. Io sono sull'Adriatico "selvaggio", e come te, penso a Bultei, alla nostra Madre Sardegna e all'esito di queste Regionali.
Pure io se fossi stato sardo, avrei votato Zedda (che mi ricorda il mio essere stato sindaco) e poi Sotgia che mi ricorda Ozieri e il suo Ginnasio Liceo.
Auguri a te e ai tuoi cari.
prof Francesco Mugoni - 66054 VASTO
---
Grazie per gli auguri, che ricambio.
Che altro vuoi che facciano i pensionati, se non girare un po'? Finché reggono le gambe e la testa continua a funzionare.
Saluti cordiali dalla bella Catania. (c.p.P
Buonasera, potrei gentilmente chiedervi gli accordi e lo spartito di S’aneddu? Grazie.
---
Ho provveduto a trasmettere lo spartito al suo indirizzo privato. (c.p.)
Caro Carlo, "a cose fatte" voglio anch'io farti i miei più affettuosi auguri per i tuoi primi 83 anni, ben portati e ben vissuti, com'è di tutta evidenza. Un forte abbraccio anche da parte di Mariolina
---
Grazie di cuore a te e a Mariolina. Ricambio gli auguri con un abbraccio. (c.p.)
è possibile avere gli accordi per questo brano? grazie mille.
---
Ho provveduto a inviarle lo spartito al suo indirizzo privato di posta elettronica.
Con tanti saluti cordiali. (c.p.)
Il 27 dicembre 2018 babbo ha compiuto 100 anni.
Saluti Michele Pittalis
---
Intanto auguri affettuosi a tziu Zuanne Micheli. Sull'evento, Cristoforo Puddu ci ha appena inviato un articolo che pubblicheremo oggi stesso. (c.p.)
Una precisazione è d'obbligo. Sono stato appena informato che, nella toponomastica chiaramontese è presente una “via Rettore Cossu”, nel quartiere Codìnas. Nella cartina viaria, in mio possesso, non è indicata, perché non aggiornata. Senz'altro, le nuove dediche, su deliberazione delle ultime Amministrazioni rette da Cossu o Pischedda.
Pertanto chiedo scusa per l'inesattezza nel testo, anche se, curiosamente, chi mi ha informato, immaginava che “Rettore”, stesse per il nome del teologo Cossu e non il prestigioso titolo.
Confermo, tuttavia, le due opportunità indicate nel testo: la Biblioteca Comunale o l'Archivio Comunale.
Sono il maestro del coro parrocchiale di Ilbono e mi servirebbe (se possibile) lo spartito per chitarra di S'ANEDDU per poterlo proporre per i matrimoni a cui veniamo chiamati (gratis) grazie per la Vs disponibilità e per il Vs bellissimo sito saluti Franco Collu.
---
Buongiorno Maestro. Ho già provveduto a spedire al suo indirizzo privato di posta elettronica copia dello spartito richiestomi.
Can gli auguri di buon lavoro e saluti cordiali. (c.p.)
Caro Tore,
purtroppo, non mi ritrovo altra documentazione, in merito, altrimenti l'avrei senza dubbio presentata. E dire che ho avuto, sempre, la "mania" di conservare. Sarebbe giusto, a futura memoria, integrare quanto già esposto e che tu ricordi. Ma serve materiale informativo per una narrazione completa ed esaustiva. Ma non demordo, Santu Matèu nos agiùet.
Per quanto riguarda la fausta ricorrenza del Centenario, a mia memoria e fondata su documentazione, salvo altre, fu presa nel febbraio del 1988 – dalla Pro Loco- quando propose al parroco don Tilocca, di riportare in "auge" la cerimonia de “s'Iscravamèntu”, abbandonata da qualche lustro dal precedente parroco e mai più sollecitata dai fedeli.
Ricordo pure la titubanza che ebbe il parroco quando gli feci la proposta, che rispose negativamente, aggiungendo: sono riti pagani ! Poiché aveva davanti uno che non molla, rispose: se per questo, la Chiesa, ne sfrutta parecchio, di questi riti. Insomma, forse commettendo un sacrilegio e per di più in sacrestia. Però devo dire che, subito dopo, acconsentì e alzando gli occhi al cielo:... speriamo che i parrocchiani partecipino !
Un successo, da Prima alla Scala (e qui c'è altra cronaca nella cronaca, soprattutto in riferimento ai preparativi). Evidentemente ai fedeli, e ci metto dentro anche gli infedeli amanti delle rappresentazioni scenografiche, era stata tolta una tradizione, pagana o non pagana che fosse. Da qui nacque l'idea di portare avanti l'eccezionale anniversario, quello del Centenario, coinvolgendo l'Amministrazione Comunale, le Scuole in tutte le sue componenti, le realtà industriali, allora presenti e le società sportive. E la nave partì alla grande.
Ps - Quel 1988 fu un anno intenso di iniziative, in paese: il 20 marzo si tenne la 1^ Giornata dell'Anziano e, nella prima decade di settembre, la 1^ Gita degli Anziani (e diversi giovanotti/e per rallegrare il viaggio) in Valle d'Aosta e Svizzera.
Se non ricordo male, in quella occasione furono tenute una decina di conferenze, una delle quali la tenni io nella sala consiliare. Ricordo di aver parlato in sardo, ma, purtroppo, (son passati 30 anni) non ricordo l'argomento. Sarebbe il caso di ricordare i titoli di tutte le conferenze e i nomi dei relatori. È microstoria importante del nostro paese.
---
Le manifestazioni a carattere culturale, promosse dal Comitato e svoltesi a cura della Scuola, furono tante. Hai ragione tu: sarebbe il caso di riprendere in mano il faldone con tutti di documenti inerenti a quell'evento, il Centenario, e dar conto di tutto con altri particolari. Mi riprometto di farlo quanto prima.
Ricordo che l'idea di celebrare quella ricorrenza andando anche a riflettere un po' sulla nostro passato recente e remoto venne al parroco don Tilocca e subito sposata dalle istituzioni e dalle associazioni operanti sul territorio chiaramontese. Con grande successo di pubblico e soddisfazione di chi vi partecipò. Sia come spettatore che in veste di organizzatore. (c.p.)
Buon pomeriggio sono venuto a conoscenza per caso di questo bellissimo sito e della straordinaria possibilità (spero) di venire in possesso dei nove brani della Novena di Natale in quanto, visto che il tempo si avvicina, mi piacerebbe moltissimo riproporla nella nostra bellissima lingua sarda. Disposto anche a pagare eventuale prezzo per il disturbo. Conto nella Vostra disponibilità e in attesa di cortese e certo riscontro porgo sentiti ringraziamenti e cordiali saluti.
Antonino Collu
---
Non disponiamo di alcuno spartito dei canti che accompagnavano la novena di Natale in latino. Abbiamo provveduto, comunque, a spedirle al suo recapito privato gli spartiti di canzoni natalizie in sardo. Ovviamente, non c'è alcunché da pagare.
Con tanti auguri di buon lavoro. (c.p.)
Questa è la lettera del soldato ASTOLFINO PERRICELLI da Catanzaro, inviata alla mamma prima di partire per la Libia con la motonave Neptunia. Astolfino perse la vita a seguito dell'affondamento della nave da parte del nemico. Castellammare, 14 settembre 1941 Mia carissima mamma ti scrivo questa lettera per dirti della mia buona salute e così spero che questa lettera trova te e a tutti. Cara mamma ti faro’ sapere che domani mattino partiremo e veniamo a Catanzaro o a Tripoli, ma è piu’ capace che andiamo a Tripoli. Tu non pensare a niente cara mamma e scusa se ti scrivo così brogliato tanto che sono scontento. Oggi sono andato a Castellammare a trovare la mia fidanzata e tu non puoi immaginare come si è messa a piangere che è venuta alla stazione e mi abbiamo dato una stretta di mano e mi abbiamo baciato. Prendi tutto a ridere cara mamma che io percio’ ti o scritto così di stare allegra che domani mattina alle ore 6 si parte dalla caserma e non so dove si sbarca. Speriamo che tutto va bene che deve fare la fine sua l’Inghilterra come hanno fatto tutti quelli che si hanno messo a fare la guerra con noi. Cara mamma ti saluto e ti bacio e sono tuo figlio Perricelli Astolfino
Chi fosse interessato ad averne una copia mi contatti al seguente indirizzo mail: liviodagaio@gmail.com
Mandi dal Friul.
Lo ricordo vagamente, personaggio anche a me noto per la sua maestria. La domanda é pero, poiché mi é sfuggito oppure non la ho mai saputo ; quale era il su cognome, chi sono o chi erano i suoi discendenti?
Grazie. Un caro saluto
---
Il problema del cognome me lo sono posto anch'io e l'ho risolto soltanto oggi. Il suo cognome era Sechi ed era originario di Sennori. Abitava in un locale attiguo alla casa ex Madau, dov'è morto. Riposa nel nostro cimitero.
Ricambio saluti cari. (c.p.)
Professore Carissimo,
nel ringraziarLa di vero cuore per quanto ha fatto e sta facendo per onorare la memoria di Gavino Tolis, Le confermo senz'altro la mia collaborazione, ricordandoLe che, molto probabilmente, terremo un convegno di studi anche presso l'Università di Sassari, per il quale mi sto già dando da fare, unitamente all'amico Carlo Delfino e al Prof. Attilio Mastino.
Cari saluti, Gerardo Severino
---
Non avevo dubbi, caro Comandante e Concittadino, circa la sua disponibilità a contribuire per la buona riuscita di ogni iniziativa volta a onorare personaggi che, come Gavino Tolis, hanno dato il meglio di sé per la Comunità. Senza nulla chiedere.
Il nostro Sindaco mi ha assicurato verbalmente che il Comune farà quanto deve per rinsaldare il ricordo dell'Eroe chiaramontese Medaglia d'Oro al Valore Civile.
Grazie ancora e saluti cari. (c.p.)