Giovedì 14 Gennaio 2021 13:07 |
Quando l’apparecchio radio era appannaggio di poche famiglie benestanti e il telefono un bene ancora sconosciuto, parlare a distanza con gli altri era impossibile – Ma, con qualche espediente geniale ci si arrangiava ugualmente
e c’era qualche novità da comunicargli, noi non ci prendevamo premura. Niente fretta. Si attendeva il suo ritorno in paese, la settimana successiva. Il telefono era un mezzo di cui avevamo sentito parlare soltanto a scuola, studiando la storia. Dov’era comparso, a un certo punto, il nome di Antonio Meucci, amico di Garibaldi in Sudamerica.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Gennaio 2021 13:21 |
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Martedì 12 Gennaio 2021 16:59 |
Quando l’apparecchio radio era appannaggio di poche famiglie benestanti e il telefono un bene ancora sconosciuto, parlare a distanza con gli altri era impossibile – Ma, con qualche espediente geniale ci si arrangiava ugualmente
ei nonni, conobbi solo quello materno. L’altro, di cui porto il nome, era già passato a miglior vita quand’io nacqui. Pertanto riversai su nonno Pulina l’affetto che il mio cuore di bambino poteva esprimere per entrambi.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 14 Gennaio 2021 13:16 |
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Venerdì 01 Gennaio 2021 00:00 |
ul lettino del suo ambulatorio (del dott. Catta n.d.a.) siamo passati un po' tutti. A raccontargli i nostri mali. A volte reali, talaltra presunti. A visita finita, ti accompagnava alla porta. Come si usa fare a casa con gli ospiti.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 31 Dicembre 2020 12:09 |
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Mercoledì 30 Dicembre 2020 11:12 |
di Carlo Patatu
i pare ancora di vederlo, mattiniero d'abitudine, in giro per le consuete visite domiciliari. Con l'immancabile borsone strapieno di farmaci e strumenti del mestiere.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 30 Dicembre 2020 11:28 |
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Lunedì 28 Dicembre 2020 10:48 |
di Carlo Patatu
sostituire Su Duttoreddu nella condotta fu chiamato il dottor Fortunato Busonera, originario di Sassari. Sposato e con figli ancora piccoli, il nuovo medico prese in affitto la palazzina dei Murruzzulu, in Piàtta[i]. A due passi dall’ambulatorio.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 28 Dicembre 2020 10:59 |
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Sabato 26 Dicembre 2020 18:25 |
di Carlo Patatu
ntorno al 1945, a guerra quasi finita, il dottor Grixoni fu collocato a riposo. Ma continuò a vivere in paese, nel bel palazzo di famiglia, insieme al fratello canonico e alla sorella Cicìna.
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Ultimo aggiornamento Sabato 26 Dicembre 2020 18:51 |
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Venerdì 25 Dicembre 2020 13:53 |
di Carlo Patatu
atale 2020 - Stamattina, di buonora, mi ha telefonato il mio amico e compaesano Angelino Tedde. Per farmi gli auguri. Ovviamente, essendo entrambi ultraottuagenari, il discorso s’è incanalato subito nell’alveo dei ricordi. Di quelli più lontani nel tempo e che più nitidi riaffiorano alla mente.
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Ultimo aggiornamento Venerdì 25 Dicembre 2020 15:26 |
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Martedì 22 Dicembre 2020 18:12 |
di Carlo Patatu
quel tempo, l'ambulatorio pubblico funzionava in una stanza al piano terreno della vecchia Casa comunale, in Piàtta[i]. Dal portone, posto a valle dell’ingresso principale dell’edificio, si accedeva direttamente a uno stanzone anonimo, diviso in due parti da un tramezzo rustico di mattoni, a separare la sala visite da quella d'aspetto. Quest’ultima arredata in modo spartano con due sole panche di legno rozze, prive di spalliera e appoggiate alla parete.
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Ultimo aggiornamento Martedì 22 Dicembre 2020 18:32 |
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Lunedì 21 Dicembre 2020 00:00 |
La figura del medico condotto non esiste più, bandita dalla riforma del 1978, che ha modificato i rapporti tra medico di base e pazienti. È quasi scomparso quel rapporto umano che giovava al malato più del farmaco
er noi Su Duttòre[i] è da sempre il medico di famiglia. Il professionista che, per vicissitudini tristi o liete, entra nelle nostre case. In tutte, prima o poi. Nessuna esclusa. E delle quali finisce col conoscere gli angoli più riposti.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 21 Dicembre 2020 00:39 |
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Lunedì 14 Dicembre 2020 11:26 |
Accantonati nello stabile malridotto di Cunventu e in altre abitazioni, un centinaio di soldati e un plotone di Carabinieri trascorsero in paese alcuni mesi, in pace e armonia con la comunità locale. Nella circostanza perse la vita per un incidente un giovane ufficiale dell’Arma
a l’idolo principe delle signorinette era un tenente dei carabinieri. Si chiamava Renato Mercorio, napoletano di venticinque anni, occhi azzurri, capelli biondi e ricciuti.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 14 Dicembre 2020 12:17 |
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Giovedì 10 Dicembre 2020 13:35 |
Accantonati nello stabile malridotto di Cunventu e in altre abitazioni, un centinaio di soldati e un plotone di Carabinieri trascorsero in paese alcuni mesi, in pace e armonia con la comunità locale. Nella circostanza perse la vita per un incidente un giovane ufficiale dell’Arma
a guerra, da queste parti, si era materializzata nel 1943, con la presenza di qualche centinaio di soldati (forse una compagnia) e di un plotone di carabinieri. Erano appena rientrati dalla Corsica e, in attesa che si chiarisse la situazione venutasi a creare dopo l’otto Settembre, avevano ricevuto l’ordine di acquartierarsi a Chiaramonti.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 10 Dicembre 2020 14:03 |
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Lunedì 07 Dicembre 2020 00:00 |
di Carlo Patatu
ornando alle spiate notturne, qualcuno, ora, potrebbe chiedersi ragionevolmente perché mai si volesse intercettare in modo così platealmente sleale le chiacchierate casalinghe e private degli altri.
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Ultimo aggiornamento Domenica 06 Dicembre 2020 12:03 |
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