Proseguiamo, col “Cantu quartu”, la pubblicazione del poema in limba sarda del chiaramontese Anghelu Maria Soddu.

Nelle ottave che seguono, il poeta racconta brevemente il viaggio di rientro in Sardegna, a guerra finita.

In questo “terzu cantigu” del suo “Calendariu sardu”, Anghelu Maria Soddu ripercorre i giorni tristi della ritirata. Al comando supremo, il generale Armando Diaz sostituisce il discusso Raffaele Cadorna. La compagnia del Soddu è comandata dal capitano Musinu, thiesino, scomparso quasi centenario qualche anno fa col grado di generale. Una strategia nuova induce i “sassarini” alla speranza, nell’attraversare il Piave per spingersi alla conquista di obiettivi strategici ancora in mano austriaca. Ma un rovesciamento del fronte li costringe a riattraversare il Piave e ad abbandonare Col di Rosso. Che riconquisteranno nel volgere di qualche settimana.

Col “Segundu cantigu”, proseguiamo la pubblicazione del poema in limba “Su calendariu sardu”, del poeta chiaramontese Anghelu Maria Soddu (1879-1968).
Nelle ventitrè ottave che seguono, l’autore rivive i giorni più tristi di quella che è stata l’azione della gloriosa Brigata Sassari, della quale il Soddu faceva parte. Zona d’operazioni il Veneto, dove i “Sassarini” hanno strappato alle “preponderanti forze austriache” il terreno palmo a palmo. Fra disperazione e speranza, con la morte sempre in agguato; ma sostenuti dalla volontà ferrea di non mollare.

Pubblichiamo "Su cantigu primu" del poema in lingua sarda "Su calendariu sardu", composto dal chiaramontese Anghelu Maria Soddu. Ricordiamo che l'opera è contenuta in un libretto edito a Sassari nel 1923 e messo a nostra disposizione da Giovanni Soro. Che, a sua volta, ne aveva avuto copia dalla ploaghese Caterina Satta, cultrice di tutto ciò che riguarda la lingua, la storia e la cultura della Sardegna. Segnatamente di Ploaghe e dintorni. In particolare, Giovanni Soro ha provveduto a rimettere in ordine talune ottave che, anche per via di segni e cancellature presenti n el testo fotocopiato, risultavano talvolta incomprensibili. Li ringraziamo entrambi.

Dobbiamo alla cortesia di Giovanni Soro, che ringraziamo, la disponibilità di un libretto, pubblicato a Sassari nel 1923, relativo a un poema in limba di un nostro compaesano: Anghelu Maria Soddu. L'opera ha per titolo "Su calendariu Sardu" e narra le vicende vissute dall'autore, le emozioni e i sentimenti che hanno agitato l'animo di un giovane soldato, chiamato a combattere una guerra sanguinosa che ha provocato la morte di migliaia e migliaia di "ragazzi". Molti dei quali sardi; i più in forza alla gloriosa "Brigata Sassari".