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Vescovi e arcivescovi dell'Arcidiocesi di Sassari |
Scritto da Carlo Patatu |
Giovedì 29 Gennaio 2009 14:00 |
Proponiamo all'attenzione dei lettori l'elenco dei vescovi e arcivescovi che, dal 484 in poi, hanno amministrato l'arcidiocesi turritana. I dati sono stati desunti dal volume "L'organizzazione della Chiesa in Sardegna", a cura del Centro Sardo di Ricerche Socio-Religiose, Rifugio La Madonnina Santulussurgiu, edito dal Collegium Mazzotti, Sassari 1971. Per gli anni successivi al 1970, abbiamo visitato il sito http://it.wikipedia.org/wiki/Arcidiocesi_di_Sassari#Cronotassi_dei_vescovi /. Riteniamo di dover sottolineare che la parrocchia di Chiaramonti è amministrata da Sassari a decorrere dal 1779 circa. In epoca precedente, i parrocchiani chiaramontesi facevano capo alla diocesi di Tempio-Ampurias. Pare che il trasferimento sia stato operato per riequilibrare, a vantaggio di Sassari, l’estensione territoriale delle due circoscrizioni amministrative della chiesa, la turritana e quella gallurese. 484: Felice. Viene ricordato, tra i vescovi esiliati per la fede, da Unnerico re dei Vandali. 502: Giovanni. 591: Mariniano. È ricordato nelle lettere di San Gregorio Magno. 649: Valentino - Intervenne al Concilio Lateranense celebrato nel 649 dal papa Martino I. 685: Novello. 727: Felice. Dovette abbandonare la sede per le incursioni dei Saraceni. 1065: Simone. 1073: Costantino di Castra. Sassarese, già vescovo di Bosa. È il primo che appaia col titolo di arcivescovo. 1090: Cristoforo. 1110: Manfredo. 1112: Attone. 1120: Vitale. 1134: Pietro di Canneto. Donò varie chiese ai monaci di Montecassino. 1147-1156: Attone. Celebrò un sinodo provinciale nel 1156. 1164-1176: Alberto, monaco di Montecassino. 1178: Erberto. Spagnolo, diretto discepolo di San Berbardo nel monastero di Chiaravalle. Abate di Moris in Francia. 1198: Niceto. 1202-1216: Biagio. Già suddiacono pontificio ed estensore delle lettere papali. 1220-1225: Gianuario. 1230: Opizzone, genovese. 1231: Piacentino. 1247: Marzocco, arcivescovo eletto. 1248: Gregorio di Montelongo, arcivescovo eletto. 1249-1252: Stefano. Spagnolo, domenicanodiretto alunno di San Domenico, Legato Apostolico di Sardegna e Corsica. 1261-1263: Prospero, Di Reggio Emilia, cistercense Ambasciatore del Papa a Genova e Legato Apostolico in Lombardia e in Sardegna e Corsica. Convocò e presiedette il Concilio Nazionale Sardo di Bonarcado. 1278: Torgotorio. Sassarese, divise Sassari in cinque parrocchie e cominciò la fabbrica del palazzo arcivescovile. 1290-1996: Pandolfo. Già vescovo di Patti e Lipari e da Torres trasferito ad Ancona. 1296: Giovanni Balastro. Dei Frati Minori, già vescovo di Nicosia. 1298-1324: Tedisio. Pisano e priore di San Sisto a Pisa. Completò la fabbrica dell'episcopio e dell'annesso oratorio di Sant'Andrea. 1324-1327: Giacomo, parroco di Tissi. 1327-1349: Pietro de Portillo. Spagnolo, domenicano, confessore di Giacomo II di Aragona. 1349-1354: Bartolomeo Galmarli. Già canonico di Sassari. 1354-1355: Diego Navasquez, carmelitano. 1355-1360: Arnaldo Bordach. Cistercense, era di Barcellona. 1360-1368: Arnaldo Bajuli, dei Frati Minori. 1368-1369: Bernardo. Arcidiacono di Mazara in Sicilia, poi vescovo di Ploaghe. Da Sassari trasferito a Cagliari. 1369-1371: Guglielmo Belvaysii. Dei Frati Minori, già vescovo di Nazareth. Da Sassari trasferito a Coria in Spagna. 1371-1372: Giacomo Gualterotti de' Lanfranchi. Pisano, domenicano. 1372-1373: Giovanni Preti. Pisano, domenicano. Non prese possesso. 1373-1391: Giovanni de Fornellis. Francescano, cappellano di due re aragonesi. 1391: Giovanni da Passano. Aragonese, domenicano. 1391-1397: Ubaldino Cambi Bonamici. Fiorentino, Nunzio Pontificio in Boemia e vescovo di Cortona. Fu trasferito ad Oristano. 1397: Antonio Cipolloni. Fiorentino, domenicano, già vescovo in varie sedi. 1399: Primo. 1412-1421: Giovanni de Azaro. Parroco di San Nicolò a Sassari. 1422-1448: Pietro Spano. Sassarese, canonico turritano. Celebrò il sinodo diocesano nel 1442, ampliò l'episcopio. Autorizzato da Eugenio IV nel 1441, trasferì la sede arcivescovile da Torres a Sassari. 1448-1463: Antonio Cano. Sassarese, già parroco di Giave e poi vescovo di Bisarcio. Convocò il sinodo provinciale nel 1463. 1481-1502: Berengario da Sos. Spagnolo, già decano della chiesa di Barcellona. 1502-1508: Francesco Giovanni Pellicer. Dal 1499 coadiutore con successione dell'Arcivescovo Berengario. 1509-1514: Angelo Leonini. Già vescovo di Tivoli sua patria. Partecipò al Concilio Lateranense V. Rinunziò per malattia. 1515: Francesco Minoberti. Fiorentino, rinunziò alla sede dopo poco tempo. 1516-1521: Giovanni Sanna. Già vescovo di Ales e inquisitore generale di tutta l'isola. 1524-1566: Salvatore Alepus. Di Valenza, divenne amministratore di questa chiesa appena ventenne, per diventarne in seguito titolare. Uno dei più celebri e dotti presuli turritani. Prese parte al Concilio di Trento. Istituì la dignità del decanato e ottenne da Paolo III il privilegio del gonfalone. 1568-1569: Giovanni Segria. Di Valenza, già vescovo di Chrysopolis in Arabia. Da Torres fu trasferito a Palermo. 1569-1572: Martino Martinez de Villar. Aragonese e inquisitore di Sardegna. Trasferito alla sede di Maiorca. 1572-1574: Michele Ivanez. Spagnolo, morì a Cagliari. 1576-1603: Alfonso de Lorca. Spagnolo, inquisitore generale di Sardegna. Nel 1585 celebrò un concilio provinciale. 1604-1612: Andrea Bacallar. Di Cagliari, decano di quel Capitolo e poi vescovo di Alghero. Celebrò sinodi provinciali nel 1606 e nel 1610. 1613-1620: Gavino Manca Cedrelles. Già rettore di San Donato a Sassari, vicario generale turritano, poi vescovo di Bosa e quindi di Alghero. Ritrovò le reliquie dei SS. Martiri Gavino Proto e Gianuario. 1621: Antonio Canopolo. Già arcivescovo di Oristano. Morì prima di prendere possesso. 1622-1644: Giacomo Passamar. Sassarese, già parroco di Bonorva e poi vescovo di Ampurias. Celebrò un sinodo diocesano nel 1625 e un sinodo provinciale nel 1633. 1644-1655: Andrea Manca. Sassarese, già vescovo di Ampurias. Morì di peste, dopo essersi prodigato nell'assistenza agli ammalati. 1656: Gaspare Litago. Cagliaritano, già vescovo di Bosa e poi di Ampurias. Arcivescovo eletto. 1658-1659: Onofrio Gerona. Cagliaritano, decano di quel capitolo. 1660-1670: Ignazio Royo. Di Catalayud, abate e poi maestro generale dell'ordine Benedettino. Fu trasferito ad altra sede in Spagna. 1671-1679: Cavino Cattayna. Sassarese, carmelitano, poi vescovo di Bosa. Restaurò le due Cattedrali di San Nicola di Sassari e di San Gavino di Torres. 1680-1683: Antonio de Vergara. Spagnolo, domenicano, fu trasferito a Cagliari. 1685-1699: Giovanni Morillo y Velarde. Spagnolo, dell'ordine di Calatrava. Nel 1694 tenne un sinodo diocesano e il 1. settembre consacrò la primaziale di Sassari. 1701: Giorgio Soggia. Sassarese, vescovo di Bosa, morì prima di prendere possesso. 1702-1714: Giuseppe Siccardo. Spagnolo, degli Eremitani di Sant'Agostino. 1714-1720: Gaspare Fuster. Spagnolo, prete dell'oratorio di San Filippo Neri, professore all'Università di Valenza. 1726-1729: Costanzo Giordino. Torinese, dei Carmelitani Scalzi. 1730-1741: Bernardino Ignazio Rotario. Di Asti, cappuccino, fu trasferito da Sassari a Novara. 1741-1750: Matteo Bertolini. Di Mondovì, già vescovo di Alghero, edificò una nuova sede per il seminario. 1751-1763: Carlo Francesco Casanova. Di Ventimiglia, già vescovo di Alghero. 1763-1772: Giulio Cesare Viancini. Piemontese, diede grande impulso agli studi superiori a Sassari. Trasferito a Biella come primo vescovo di quella nuova diocesi. 1772-1782: Giuseppe Maria Incisa Beccaria. Piemontese, già vescovo di Alghero. 1784-1786: Filippo Giacinto Olivieri da Vernié, piemontese. 1790-1797: Giacinto della Torre. Di Saluzzo, agostiniano, da Sassari trasferito ad Acqui. 1799-1806: Giovanni Battista Simon. Sassarese, già parroco di Ploaghe, poi arciprete e vicario generale a Sassari. 1819: Gavino Murru. Sassarese, parroco di San Sisto a Sassari, poi vescovo di Bosa. 1822-1829: Carlo Tommaso Arnosio. Canonico parroco della metropolitana torinese. Ampliò il seminario edificandovi una nuova cappella. 1833-1837: Giovanni Antonio Gianotti. Torinese, canonico penitenziere a Torino. Da Sassari fu trasferito a Saluzzo. 1838-1864: Alessandro Domenico Varesini. Piemontese, prevosto della cattedrale di Aosta. Restaurò la cripta della basilica turritana e riedificò la chiesa parrocchiale di San Sisto. 1871-1905: Diego Marongiu Delrio. Di Banari, professore di diritto canonico all'Università di Sassari, decano del capitolo sassarese. Celebrò un sinodo diocesano nel 1877. Eresse varie parrocchie. 1905-1916: Emilio Parodi. Genovese, prete della missione, arcivescovo titolare e coadiutore con successione dell'arcivescovo turritano. 1917-1929: Cleto Cassani. Di Vailate, vescovo titolare e amministratore di Sassari. Rinunziò alla sede. 1929-1930: Maurilio Fossati. Di Arona, già vescovo di Nuoro. Trasferito a Torino, fu promosso cardinale il 13 marzo 1933. 1931-1961: Arcangelo Mazzotti, di Cologne, Brescia. Appartenente all'ordine dei Frati Minori. Formulò il Voto alla Madonna delle Grazie nel 1943 per la salvaguardare la città di Sassari dai bombardamenti. Celebrò il Sinodo diocesano nel 1947 e il Congresso eucaristico regionale nel 1948. Istituì diverse parrocchie nella città e nell'agro. Promosse l'Azione Cattolica e fondò il Collegium Mazzotti. Riaperse al culto la cattedrale restaurata nel 1951. Durante il suo episcopato sorsero a Sassari le famiglie religiose femminili delle Pie Sorelle Educatrici e delle Figlie di Mater Purissima. Prima di giungere a Sassari aveva partecipato alla guerra mondiale durante la quale stimolò la conversione del medico socialista Agostino Gemelli che convertitosi divenne frate francescano e fondò l'Università cattolica del sacro Cuore di Milano; mantenne con lui buoni e stretti rapporti anche da vescovo. 1961-1962: Agostino Saba. Di Serdiana, già vescovo di Nicotera e Tropea. Uomo di profonda e vasta cultura, negli anni giovanili fu insegnante d'italiano e latino in un liceo classico, del quale fu poi nominato preside. 1962-1982: Paolo Carta. Nato a Serdiana (Cagliari) il 31 luglio 1907, fu ordinato sacerdote il 28 luglio 1935. Fu eletto vescovo di Foggia il 9 marzo 1955 e consacrato il successivo 22 maggio. Fu trasferito alla sede di Sassari il 22 marzo 1962; prese possesso della diocesi il 13 aprile 1962 e celebrò l'ingresso ufficiale due giorni dopo. Vive in convento in provincia di Cagliari. 1982-2004: Salvatore Isgrò, di Barcellona (Messina). Accolse il Santo Padre Giovanni Paolo II a Sassari il 19 ottobre 1985. Unificate le parrocchie di San Nicola e Santa Caterina, di San Donato e San Sisto, ne istituì altre otto in città e quella di Santa Monica a Sorso. Indisse il Sinodo diocesano, celebrato tra gli anni 1987 e 1991. Ottenne che sorgesse in diocesi l'Istituto Superiore di Scienze Religiose collegato alla Facoltà Teologica di Cagliari, e restaurò il Seminario arcivescovile. Promosse inoltre il restauro della facciata del Duomo e quello di numerose chiese della diocesi (fra le quali san Michele, ora utilizzata per l'esposizione di reperti e quadri di proprietà diocesana) e la realizzazione di un Auditorium, sede di incontri e convegni. Per suo interessamento fu realizzato l'ostello della Caritas per l'accoglienza temporanea dei senza dimora. Il suo nome rimane legato alle quattro visite pastorali e al Congresso Eucaristico diocesano, minuziosamente preparato e celebrato nel giugno 2003. 2004: Padre Paolo Mario Virgilio Atzei, (Ordine dei Frati Minori Conventuali, è nato a Mantova il 21 febbraio 1942. Ha frequentato la scuola media nel Seminario minore dei Frati Minori Conventuali in Sassari, il ginnasio in quello Serafico di Oristano, il liceo nel Seminario francescano di Assisi. Ha compiuto, infine, gli studi filosofici e teologici presso il Collegio Internazionale "Seraphicum" di Roma, conseguendovi la Licenza in Teologia. Ha emesso la prima professione religiosa il 17 settembre 1959 e quella solenne il 27 ottobre 1963 ed è stato ordinato sacerdote il 18 dicembre 1966. Ha svolto successivamente i seguenti uffici: Rettore del Seminario minore Serafico a Tempio Pausania (1967-1973); Parroco della Parrocchia di San Paolo in Oristano (1973-1979); Guardiano del Convento e Parroco della Parrocchia di San Francesco a Cagliari (1979-1985); Presidente del CISM regionale (1985-1988). Dal 1985 ha esercitato l'ufficio di Ministro Provinciale dei Frati Minori Conventuali in Sardegna sino al 1993. È stato Assistente di Azione Cattolica e Membro della Segreteria del Concilio Plenario Sardo. Eletto alla sede di Tempio-Ampurias l'8 febbraio 1993, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 28 marzo dello stesso anno dall' arcivescovo Pier Giuliano Tiddia. Dal 1995 è Membro della Commissione Episcopale della CEI per il clero e la vita consacrata. È nominato Arcivescovo Metropolita di Sassari il 14 settembre 2004 in seguito alla morte del suo predecessore Salvatore Isgrò. |
Ultimo aggiornamento Giovedì 29 Gennaio 2009 14:52 |
Commenti (8)
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Eccole le informazioni richieste e... qualcosa in più:
Monsignor Arcangelo Mazzotti, nato a Cologne (Brescia) il 27 Giugno 1880, entrò nell’ordine dei Frati Minori. Era dunque un francescano. Fu ordinato arcivescovo di Sassari il 12 febbraio 1931 e resse con piglio deciso e tratto amorevole l’archidiocesi turritana per un trentennio. Il Comune di Sassari gli ha intitolato una piazza del centro storico, poco lontana dall’arcivescovado. Ancora oggi è ricordato come uno dei più grandi vescovi che hanno operato in Sardegna. Morì a Sassari il 29 gennaio 1961 e fu sepolto in una cappella dalle navata destra della cattedrale di San Nicola, pa-trono della Città.
Per inciso le dico (ma questo importa poco) che fu lui, nel 1946, a impartirmi la cresima. Aveva un aspetto distinto ma severo, indulgeva raramente al sorriso. Ma aveva un cuore d’oro. I sassare-si lo etichettarono dell’appellativo “Burbero benefico”.
Colgo l’occasione per salutarla cordialmente. (c.p.)
Votre excellence, mon père possedait un terrain à Ossi qu'il voulait léguer à l'église de Ossi, j'ai écrit au curé de cette paroisse mais je n'ai pas eu de réponse. Pourriez-vous me dire ce que je dois faire.
Merci. Josée Finck née Martinez
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Gentile Signora, se il parroco di Ossi non le ha risposto, evidentemente è interessato ad altro piuttosto che all'offerta che lei gli ha fatto per conto di suo padre. Provi a offrire quel terreno al Comune. Che, non ho dubbi, non mancherà di risponderle positivamente. Specie ora che siamo in periodo di vacche magre. Ci faccia sapere il seguito, se vorrà. Saluti cordiali. (c.p.)
Alla lettrice Federica Maggio, che giorni addietro chiedeva di conoscere il recapito di un responsabile del Rifugio La Madonnina di Santulussurgiu, comunico che la struttura, chiusa e inattiva da tempo, è sempre di proprietà del Collegium Mazzotti di Sassaei. Al momento, l'arcivescovo padre Paolo Atzei e i suoi collaboratori vanno elaborando un piano di rilancio di quella struttura. Ma la cosa, a quanto pare, richiederà tempi non brevi.
Per saperne di più, la nostra lettrice potrà rivolgersi all'arciprete del duomo di Sassari mons. Francesco Soddu, telefonando al n. 079.233185, oppure al n. 333.5376555.
Auguri e saluti. c.p.
Federica
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Vedrò di venirne a capo. Pertanto mi riservo di fornire, a breve, le notizie che sarò riuscito a raccogliere al riguardo. Saluti. (c.p.)
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Per quanto ne so, la struttura dovrebbe essere chiusa al pubblico e utilizzata occasionalmente per ritiri spirituali di religiosi e simili. In ogni caso, ho attivato un canale di ricerca per sapere come stanno le cose. Ne saprò di più a breve e non mancherò d'informarne il cortese lettore Ezio Ortu. Che saluto (c.p.)
Colgo l’occasione di rivolgere agli interessati del Collegium Mazzotti i piu cordiali saluti e di averli ospiti dei nostri festeggiamenti. E’ gradito, inoltre, un Vostro referente per eventuali e dovute comunicazioni anche in Futuro.
Il presidente del Comitato dei Festeggiamenti Antonello Sias
Cuglieri, 02 agosto 2009 - lellosias@libero.it lellosias@tiscali.it Tel. Cell.3287237829
Grazie!!!
L. Piras
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Mons. Paolo Atzei è oggi l'arcivescovo di Sassari. Invece che eccellenza, preferisce farsi chiamare "Padre Paolo". Pertanto è rimasto persona molto socievole e di grande disponibilità. Riteniamo che il nostro lettore farebbe bene a chiamare al telefono (079.235752) l'Arcivescovado di Sassari e parlare con la segreteria. Che, ne siamo certi, gli fornirà ogni indicazione utile. Auguri! c.p.