Immagini del paese
Statistiche
Tot. visite contenuti : 10917041Notizie del giorno
crisi economica |
Scritto da Mario Soddu | |||
Domenica 14 Dicembre 2008 22:47 | |||
Il diritto di sciopero é in pericolo.
Violazioe dei diritti dell'uomo, legge approvata dalle nazioni unite nel 1948.
Siamo alle soglie del sessantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti umani. La confederazione sindacale internazionale "CSI" ha pubblicato il rapporto annuale sulla violazione dei diritti sindacali nel mondo. Nel 2007, 91 sindacalisti sono stati assassinati nel mondo. Il sistema liberale, autoritario e fascista sono i primi responsabili. Attualmente in Belgio i padroni delle fabbriche, con la collaborazione dei liberali al potere, hanno fatto intervenire les huissiers contro i manifestanti, nelle entrate delle fabbriche. Minacciando gli operai di dure sanzioni amministrative, se continuavano i disordini. Fotografando e filmando gli operai, per poi consegnarli alla polizia. Anche questi erano presenti in forze antisommosse. Polizia pagata dalle tasse della classe operaia, pronta a intervenire con i manganelli. Operai dello Stato, contro gli operai dei padroni capitalisti che dirigono il sistema senza scrupoli. Lotta fra operai per difendere i ladroni banchieri. Non c'é democrazia senza la libertà di espressione, sia sindacale che dei diritti umani. I padroni liberali fascisti vogliono cancellare dalla storia, le lotte operaie per la conquista dei diritti sociali e umani che tutti i popoli hanno diritto di avere. Milioni di uomini sono morti per conquistare l'ugualianza nella società "almeno in parte".
I regimi comunisti dell'Est erano delle dittature inaccettabili, peró tutti mangiavano. Nel sistema capitalista milioni di esseri umani patiscono la fame. Troppa differenza di classe, i ricchi sempre più arroganti, la classe operaia deve subire e tacere. I tribunali non si devono mischiare nei conflitti sociali, la legge e la giustizia sono due cose differenti.Il diritto di sciopero é il solo modo d'azione, necessario quando il padrone vuole diventare sempre più padrone. E cioé diminuire il salario, accettare appure licenziare, obbedire a questi criteri la
democrazia é in pericolo.
Il potere d'aquisto é alle stelle, i salari e le pensioni da fame stanno sempre di più stringendo la cintola alla classe operaia. Dobbiamo essere coscenti che : la crisi mondiale attuale é sull'orlo di scatenare sommosse nel mondo intero (la Grecia é gia una dimostrazione di forza). Falliscono i banchieri i "dirigenti del mondo" e i governi liberali li risarciscono a suon di miliardi di euro. Fallisce una piccola impresa, o un piccolo imprenditore e gli sequestrano tutto, lo rovinano, lo portano al punto del suicidio, anche collettivo familiare in molti casi. Milioni di persone vivono al disotto della media, a malapena arrivano al fine mese. I lavoratori, quelli che producono, quelli che riempiono le casse dello Stato, quando vanno in pensione non riescono più a vivere. Anche se non pagano affitto di casa. Con una pensione da fame, si devono privare di molte cose. Primo stringere la cintola, niente vacanze (anche se é un lusso per chi lavora!). Non si possono permettere di avere più la macchina, avere il cellulare, avere internet,anche il telefono fisso a casa che é molto uttile alle persone anziane. É una vera ingiustizia sociale trascorrere i pochi anni da vivere nella miseria dopo avere lavorato una vita. Peró i politici, i privileggiati della società hanno la vecchiaia bene assicurata, con pensioni da capogiro, in rapporto a quello che hanno lavorato nella loro vita. Per vincere la crisi bisogna cambiare sistema di governo, primo privatizare le banche e tassare pesantemente i capitalisti e le società multinazionali e distribuire gli introiti delle casse sociali decentemente ai cittadini lavoratori. I politici, comiciando dai deputati, quadagnano in media 15 volte in più al mese di un operaio? Gli sportivi e personaggi dello spettacolo, i ministri, senatori ecc... questi quadagnano 100 volte in più al mese della classe operaia. Le carceri sono piene di cittadini senza lavoro; che rubano per vivere, ad eccezione dei mafiosi, questi bisogna combatterli assieme ai loro protetori politici. Qualche domanda che molti si pongono: chi paga la crisi? Non certamente i ricchi! I politici liberali sono responsabili della crisi mondiale e proteggono i miliardari. Dove sono i miliardi volatizzatisi dei loro guagagni? Non certamente nelle tasche della classe operaia! Gli interventi degli stati salveranno questa pericolosissima crisi? Perché la crisi americana sta mettendo il mondo in ginocchio? I dirigenti europei é tempo di liberarsi di questa: diciamo che la più grande democrazia del mondo, con venti milioni di esseri umani senza nessuna risorsa... Il Vaticano é il solo a non sentire la crisi; chissà perché? Un caro saluto a tutti, in particolare alla redazione. Mario Soddu --- La redazione ringrazia e ricambia i saluti. c.p.
|
Questo è un commento di "Parliamo di ... politica in generale"