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Lettera con proiettili alla segretaria comunale |
Scritto da Carlo Patatu |
Domenica 14 Dicembre 2008 17:02 |
L'arrivo della posta ha riservato una brutta sorpresa alla segretaria del Comune di Chiaramonti: dentro una busta, a lei personalmente indirizzata, c'erano due proiettili calibro 7,65. Il fattaccio sarebbe accaduto qualche tempo fa, ma è venuto a galla solo oggi, grazie a un servizio della Nuova Sardegna a firma di Pier Luigi Piredda. La notizia non ha mancato di destare indignazione in questo centro, col quale la sorte non è stata benigna, nel passato recente e remoto, in materia di atti e fatti delittuosi. Non sappiamo, al momento, quali ragioni abbiano potuto spingere l’autore a compiere un gesto tanto eclatante quanto vile. È certo, tuttavia, che la notizia del nuovo accadimento non ci ha messi di buonumore. Né ci può indurre a guardare avanti con serenità e fiducia il sapere che ci sono in giro individui adusi ad affidare a gestacci del genere l'espressione del dissenso. La nostra storia amministrativa registra episodi poco edificanti, accaduti in danno di sindaci. In tempi molto remoti era di moda perfino sgarrettare il bestiame di proprietà di amministratori che non riscuotevano le simpatie di qualcuno. Che manifestava con metodi tanto primitivi la propria contrarietà verso atti e decisioni che non gli tornavano graditi. Del passato recente ricordiamo che, nella primavera del 1956, mani ignote danneggiarono irrimediabilmente il vigneto del neo eletto vice sindaco Francesco Accorrà. Alcuni anni più tardi, nell'estate 1973, mani ugualmente ignote scardinarono i serramenti della casa in costruzione del sindaco Carlo Patatu per gettarli nella scarpata sottostante. Altro episodio, parimenti vigliacco e inquietante, ebbe come bersaglio il sindaco Gavino Scanu nel Maggio 1988. Qualcuno gli collocò sul davanzale di casa una croce fatta con rami di ferula legati a fil di ferro. Tali reati furono commessi sempre col favore delle tenebre. Ora siamo ai proiettili. Che paiono essere di moda, di questi tempi. E che in paese fanno capolino dopo una serie inquietante di altri fatti delittuosi di cui di recente si è occupata la stampa e che hanno riportato indietro le lancette dei nostri orologi. C’è da preoccuparsi? Certo che si. Ecco perché il sindaco farebbe bene a convocare (immediatamente) un consiglio straordinario, aperto alla partecipazione dei cittadini che hanno sensibilità e voglia di dibattere su certo malessere che serpeggia sotterraneo, ma non troppo. E che, come un fiume carsico, affiora di tanto in tanto con attentati di cui, francamente, c’è solo da vergognarsi. Chiunque ne sia il destinatario. Gli amministratori e i funzionari pubblici devono essere criticati, se necessario. Anche duramente. Ma non intimiditi. Questa è la nostra opinione. Per questo condanniamo con vigore l'accaduto. Senza se e senza ma. |
Ultimo aggiornamento Venerdì 17 Luglio 2009 12:27 |
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