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La zona industriale c'è, ma non serve PDF Stampa E-mail
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Scritto da Carlo Patatu   
Venerdì 28 Novembre 2008 14:11
Che fine ha fatto la zona industriale comunale? C'è, assicurano gli addetti ai lavori; ma non è agibile. Individuata da tempo, dispone di quattro o cinque lotti ed è dotata di infrastrutture. Che però non sono sufficienti a renderla idonea e a invogliare gli imprenditori ad avventurarsi per realizzarvi capannoni e laboratori artigiani prossimi venturi. Per ora vi è stato edificato, qualche anno fa, il rustico del mattatoio, dove i lavori di completamento sono stati ripresi di recente

Prevista nel piano di fabbricazione approvato dalla giunta Casu nel 1969, l'area destinata agli insediamenti produttivi risultava localizzata a Codinas, in un terreno di proprietà della famiglia Urgias-Tedde. Sul lato sinistro della provinciale Chiaramonti-Erula, di fronte allo stabilimento caseario della Siciliana Pecorini, poi passato alla cooperativa San Giuseppe e ora chiuso per fallimento.

Difficoltà di varia natura, legate al reperimento di finanziamenti per le opere di urbanizzazione, hanno rimandato alle calende greche l’attuazione di quel piano. Nel frattempo, e cioè negli anni Ottanta, la giunta Scanu ha optato per la modifica della destinazione d'uso di quell'area. Sulla quale sono sorti una dozzina di edifici per uso abitativo.

Venuta meno l’opzione Codinas, la nuova area da destinare agli insediamenti produttivi è stata delimitata a valle della chiesetta campestre di Santa Maria de Aidos. Si tratta di una superficie di sedicimila metri quadrati, posta sulla destra della strada vicinale per Paules-Spurulò. Le opere di urbanizzazione primaria sono state abbozzate da tempo costruendovi un po' di marciapiedi, strade, reti idriche e fognarie, linee elettriche con relativi pali per l'illuminazione e cabine per gli apparati automatici di sicurezza e misura. Mancano ancora gli allacci all'acquedotto pubblico e al depuratore fognario.

Ecco perché qualche imprenditore, che pure si era affacciato allo sportello dell'ufficio tecnico comunale, si è defilato non appena si è reso conto che l'area era ed è inutilizzabile. Nel frattempo, le pur modeste opere esistenti si deteriorano e vanno in malora. Compreso il rustico del mattatoio, del quale avremo modo di occuparci a breve. Chi aveva urgenza di dotarsi di strutture per iniziative industriali, commerciali o artigianali ha dovuto rivolgere lo sguardo altrove. Oppure si è arrangiato altrimenti; anche ottenendo deroghe per costruire in zona rurale edifici imponenti che, in futuro, non mancheranno di creare qualche problema.

In Comune assicurano di essere impegnati a reperire finanziamenti per rendere agibile l'area destinata agli insediamenti produttivi. La quale, ancorché collocata in zona favorevole, a un chilometro dall'abitato e a un tiro di schioppo dalla Sassari-Tempio, resta pur sempre inservibile. Perché monca.
Ultimo aggiornamento Venerdì 28 Novembre 2008 20:14
 

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