Home » La Tribuna » Parliamo di ... » ... politica locale

Immagini del paese

Ch5.JPG

Statistiche

Tot. visite contenuti : 10622631

Notizie del giorno

 
Parliamo di ... politica locale PDF Stampa E-mail
Scritto da Vladimiro Patatu   
Martedì 23 Settembre 2008 22:25

Qual è il tuo giudizio sull'operato dei nostri amministratori? Sei soddisfatto dell'operato della nostra amministrazione comunale? Hai suggerimenti o domande da fare agli amministratori e/o ai tuoi concittadini?

In questa sezione tratteremo problematiche specifiche all'amministrazione del comune di Chiaramonti, ma possiamo anche estendere il tema all'operato della provincia di Sassari e - perchè no? - dell'amministrazione della Regione Sardegna.

Fai sentire le tue opinioni. Aggiungi un commento qui sotto.

Ultimo aggiornamento Sabato 09 Gennaio 2010 19:05
 
Commenti (3)
Il consiglio comunale su internet, in diretta
3 Giovedì 26 Novembre 2009 18:41
Carlo Patatu


 


Che meraviglia! Non credevo ai miei occhi. Un paio di sere fa, standomene comodamente seduto presso la scrivania del mio studio, ho seguito una riunione del consiglio comunale. In diretta, senza filtri né censure. La web cam, collocata in fondo alla sala, riprendeva nitidamente e per intero l'aula, gli scranni del sindaco e dei consiglieri comunali. Quadri, bandiere e gonfalone compresi.




Il dibattito si è svolto ordinatamente, per cui ho potuto sentire nitide le voci degli intervenuti nel dibattito e i richiami della presidenza. Come pure le osservazioni che, di volta in volta, sindaco e assessori si premuravano di fare, chiosando gli interventi appena conclusi. Che emozione! Essere a casa e, nel contempo, nella sala consiliare. Partecipe, anche emotivamente, di quanto accadeva in quel luogo austero, deputato a ospitare le riunioni della rappresentanza popolare. Il massimo consesso cittadino.


Poi, all’emozione della prima ora, è subentrata la riflessione sulle possibilità straordinarie che la tecnologia mette a disposizione dell’uomo. Sempre che questi ne sappia fare buon uso. Pensa un po’, mi sono detto, quale contributo ne deriva all’informazione, al coinvolgimento dei cittadini nelle questioni che attengono al pubblico interesse. Alla trasparenza, soprattutto.


La trasmissione in diretta delle assise consiliari e la contemporanea registrazione in digitale su un hard disk permettono, a chi ne ha titolo e interesse, di disporre in qualunque momento di un archivio di suoni e immagini circa le decisioni (tutte le decisioni) che il consiglio è chiamato ad adottare. Per di più con una spesa veramente irrisoria, se comparata al beneficio che ne deriva.


Inoltre c’è da dire che, in presenza delle telecamere, i consiglieri, ma anche il sindaco e gli assessori, stanno più attenti a quello che dicono. E pure a come si esprimono. Sanno che, da qualche parte, c’è sempre qualcuno che li vede e li ascolta. E ricorda. Tant’è che, come dicevo più avanti, la discussione cui ho assistito si è svolta ordinatamente. Sindaco e consiglieri si sono scambiati opinioni e punti di vista contrapposti; ma senza lasciarsi andare a sconcezze o a frasi offensive, come talvolta è accaduto. Come talvolta accade.


E così ho potuto assistere a una disamina dotta e gustosa sulla specificità della lumaca locale, posto che al consiglio, fra l’altro, era stato chiesto di pronunciarsi su un documento volto a regolamentarne la raccolta. Sia da parte dei forestieri che dei locali.


Tutto è andato bene, dunque. A seduta conclusa, ho spento il mio computer soddisfatto. Ora la democrazia comunale è più solida e matura: dispone di un’arma in più. A salvaguardia dei diritti dei cittadini e non solo. Se i lettori mi promettono di non riderci su, confido che, quella notte, ho dormito meglio del solito.


Ma... c’è un ma.


Quanto descritto non riguarda Chiaramonti, bensì il Comune di Ossi!...

Terremoto in Abruzzo.
2 Lunedì 06 Aprile 2009 23:22
Mario Soddu.
Ho seguito la trasmissione "porta a porta", diretta da Bruno Vespa. Questo galantuomo... ha chiesto al presidente del consiglio di fare di tutto per ricostruire le chiese danneggiate. Non si vergogna questo giornalista, ricco grazie ai soldi pubblici, di esprimersi in quel modo in televisione?
Chi contano di più, i cittadini che hanno perso la casa, figli, parenti ecc. ecc. nelle macerie, oppure le chiese dei preti???
Ha anche fatto appello alla "banca monte paschi" di fare il possibile a stanziare i soldi necessari alla ricostruzione delle chiese. Povera Italia! quante promesse oggi... non solo ricostruire le case, ma anche città nuove. Se non erro, in Sicilia o in Basilicata c'è gente che vive ancora nelle ROULOTTE o case di legno, dall'ultimo terremoto, che ha causato morti e macerie da non finire molti anni fa.
saluti MARIO SODDU
---
Premesso che non abbiamo alcuna stima per Bruno Vespa e per il suo modo eccessivamente ossequioso di fare giornalismo (specie in presenza dei potenti!) non concordiamo con te, caro Mario, per quanto attiene all'attenzione da dedicare alle chiese. Che, ricordalo sempre, non appartengono ai preti, ma alla comunità; e quindi anche a te. Molte di esse sono monumenti nazionali, testimonianze eccelse delle nostre storia e civiltà millenarie, capolavori d'arte che il mondo intero c'invidia e per ammirare le quali milioni di persone convergono in Italia da ogni parte del pianeta. Ecco perché l'invito, peraltro superfluo, non ci è parso fuori luogo. Per quanto attiene alla ricostruzione delle città, delle case per gli sfollati, delle scuole, degli ospedali e degli edifici pubblici, lo Stato ha sempre, sottolineiamo sempre, disposto ed erogato le risorse finanziarie necessarie e sufficienti per riportare le città distrutte allo stato originario. C'è semmai da recriminare, e non poco, sulle modalità di attuazione e sui risultati ottenuti. E qui hai ragione tu. Pensa che ancora è rimasta da ricostruire qualcosa inerente al terremoto di Messina del 1908! Ma, a questo punto, dovremmo aprire un altro discorso e chiederci come mai, nel volgere di poco tempo, in Friuli (Gemona, per esempio) e in Umbria ogni cosa è stata rimessa a posto, mentre la ricostruzione della valle del Belice in Sicilia e dell'Irpinia in Campania sono tuttora in corso e vedono coinvolti i giudici più che gli ingegneri, i tribunali più che gli uffici tecnici.
Così va la nostra Italia, caro Mario. Così ci hanno sgovernato le destre e le sinistre, i laici e i cattolici, fra ladrocini incredibili e scandali di cui mai si vede la fine. Dario Fo, in una sua celebre commedia degli anni Sessanta diceva, a questo proposito, "7° ruba... un po' meno!". Se ciò si avverasse sarebbe già una bella conquista.
Per quel che può servire, ora siamo tutti abruzzesi. Saluti. c.p.
A proposito di cementificazione..
1 Giovedì 12 Marzo 2009 18:39
Leonarda Scanu / Roma

 


Addio monti sorgenti… Mi auguro che qualcuno non me ne voglia… ci siamo tanto soffermati sul discorso della cementificazione delle coste, dell’assenza di rispetto per l’ambiente e per il panorama paesaggistico (ragione per cui Berlusconi ha fatto vincere le elezioni a Cappellacci), ma vorrei porre l’attenzione su un fatto che riguarda da vicino casa nostra.

 Parecchi anni orsono, infatti, durante uno dei miei rari soggiorni a Chiaramonti, notai con grande disappunto che il cemento aveva coperto buona parte del nostro paesino, considerando il numero ridotto dei suoi abitanti,… persino le colline. Era circa 15 anni fa quando mi venne in mente di fare un salto a Cudinarasa, usando la scorciatoia che ero solita fare per raggiungere un piccolo appezzamento di terra di famiglia. Quando fui in cima mi si presentò davanti agli occhi una realtà che non conoscevo: case e cemento ovunque. Ebbi l’impressione di trovarmi in un’area privata che non potevo violare. Con difficoltà tornai indietro.

Sappiamo tutti che il nome di Chiaramonti, così come credo anche quello di Cudinarasa, ha un significato. Il bello della Sardegna non sono soltanto le coste ma anche la parte interna dell’isola e sarebbe bene salvaguardare anche questo patrimonio. Nei paesi del nord Europa da me visitati, oltre all’Inghilterra dove ho avuto il piacere di vivere per 15 anni da metà anni ’70, esiste un piano edilizio e viene rispettato. Imperare attraverso la cementificazione estirpando il paesaggio naturale è considerato reato e il condono, fatta eccezione per l’estensione in largo, non in lungo, della propria abitazione e sempre all’interno del proprio giardino, è vietato.

Con questo non voglio dire che non bisogna costruire, ma nel farlo occorre rispettare il panorama paesaggistico.

Cordiali saluti.

L.N.Scanu/Roma

---

Per quel che vale il nostro parere, concordiamo con te. In tutto. Noi viviamo, da sempre per la verità, in un Paese dove la Legge è quasi quasi uguale per tutti; e dove la furbizia fa premio sull'onestà. Ecco perché ci è dato di assistere, pressoché quotidianamente, a episodi e fatti di cui ci sarebbe da vergognarsi, invece che menarne vanto, come accade di solito. Le decisioni che si accinge a prendere il Governo nazionale proprio domani (Venerdì 13 Marzo) sembrano voler premiare la cultura cementificatoria. Il Bel Paese rischia di essere soffocato da una marea di case, che spesso non è possibile nemmeno vendere o affittare, con tutto quello che ne consegue in termini di stravolgimento del paesaggio e con ricadute di segno negativo sulla funzionalità dei servizi, peraltro di qualità non eccelsa. Anche la nuova maggioranza in Regione sembra orientata in tal senso. Pare che il primo provvedimento, una volta approvata la legge di bilancio, sarà quello di allargare le maglie degli strumenti urbanistici. Povere coste, povera Sardegna nostra! Grazie, comunque, per avere sollevato il problema. Saluti. c.p.

Aggiungi un commento

Il tuo nome:
Indirizzo email:
Titolo:
Commento (è consentito l'uso di codice HTML):