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di Carlo Patatu

All’arrivo in paese, percorrendo la rotatoria di Codinas, lo sguardo è attratto subito da una novità: il bel presepe allestito nella grande aiuola.

La meraviglia è maggiore se ci si arriva di notte, quando migliaia di puntini luminosi e multicolori animano la capanna circondata dagli immancabili personaggi natalizi tramandatici dalla consuetudine: il Bambinello, Maria e Giuseppe, il bue, l’asinello e gli immutabili pastori con le loro greggi.

Cos’è accaduto?

Quanto sopra è frutto della fantasia e della laboriosità degli abitanti del rione La Croce. Che, accogliendo l’invito dell’Amministrazione comunale, hanno fatto gruppo, si sono quotati e, soprattutto, hanno lavorato di buona lena. Insieme.

Altrettanto hanno fatto altri gruppi rionali; tant’è che di presepi ne sono sorti ben sei: uno all’inizio di via Della Resistenza, di fronte all’ingresso dei Giardini Pubblici; un altro in piazza della Costituzione, nei pressi della Casa Comunale; un altro ancora in piazzetta del Rosario; quindi in via Carmelo (Caminu ‘ Cunventu), di fronte alla palestra e, per chiudere, uno a Codina Rasa, nei pressi dei locali della ex Scuola Media. Tutti ugualmente belli da vedere e bene illuminati, pur nella diversità manifestata nell’interpretazione della leggenda di Natale così come ci è stata tramandata.

L’idea, assolutamente nuova per Chiaramonti, di abbellire e vivacizzare il paese facendo leva sulla buona volontà degli abitanti dei singoli rioni è stata del vice sindaco Eugenio Brunu e della consigliera dott.ssa Claudia Castia. Quell’idea è stata fatta propria da tutti gli amministratori e quindi lanciata alla popolazione. Che ha risposto positivamente. Più di quanto ci si aspettasse.

Ed ecco che, per qualche giorno, nei siti sopra citati si è notato un certo movimento. Genitori, nonni, figli e nipoti, armeggiando con materiali di varia natura, hanno lavorato di buona lena e hanno costruito paesaggi campestri, popolati da personaggi di foggia varia. Molto lavoro, tanta buona volontà e le modeste quote in denaro versate volontariamente dagli abitanti dei singoli rioni e dagli stessi amministrate con parsimonia hanno fatto il miracolo.

La gente, come ho detto, ha risposto bene all’invito del Comune, ha lavorato in gruppo e ha persino brindato a opera ultimata. Il che la dice lunga sulla capacità mai esaurita dei chiaramontesi di destarsi dal torpore nel quale gli capita di cadere di tanto in tanto. Ovviamente quando c’è qualcuno che sa stimolarli a dovere. Spianandogli il terreno anziché cospargerlo ostacoli e insidie.

So che il giorno 23 ci sarà la passeggiata a suon di banda lungo le vie dei presepi con festose parentesi conviviali. Ci saranno altri momenti importanti di socializzazione. Di ringraziamenti, complimenti e auguri ai realizzatori per avere reso il paese più bello.

Non ho ancora potuto vedere i presepi. Spero di riuscirci, un giorno o l’altro. Schiena permettendo. Nel frattempo, e per quel che vale, porgo a tutti gli interessati il mio grazie e a un’ater’annu mezus,