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Inaugurato finalmente il Centro Culturale |
Domenica 01 Ottobre 2023 15:37 |
di Carlo Patatu Ce l’abbiamo fatta, finalmente. Ora anche Chiaramonti dispone di locali idonei a ospitare un centro culturale. Ieri pomeriggio il sindaco Luigi Pinna ha tagliato il nastro inaugurale, ponendo così fine a quella che pareva una telenovela interminabile. L’idea di trasformare i locali della ex caserma dei Carabinieri, da tempo inutilizzata e in abbandono, è da attribuire a Ezio Schintu, sindaco dal 1997 al 2007 e affonda le radici nella seconda metà degli anni Novanta del Novecento. Fece seguito rapidamente l’acquisizione dei locali in comodato d’uso, essendo di proprietà dell’Amministrazione provinciale, e la disponibilità di un adeguato finanziamento dell’allora agonizzante Comunità Montana n. 2 “Su Sassu, Anglona Gallura”. La notizia della rapida approvazione del progetto esecutivo indusse tutti all’ottimismo e fu accolta con grande favore dai chiaramontesi. È da sottolineare, al riguardo che, fino a ieri, questo Comune non disponeva di un salone capiente e attrezzato per ospitare conferenze, concerti e altre manifestazioni d carattere culturale. Che, parroco permettendo, trovavano ospitalità nella chiesa parrocchiale, del tutto inidonea ad accogliere manifestazioni del genere. Ma il meccanismo burocratico, già avviato con celerità insolita, si è improvvisamente inceppato quando è stata soppressa la Comunità Montana, sostituita dalla neonata “Unione dei Comuni dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas”. Nel passaggio di consegne fra i due enti dev’esserci stato un disguido grave da attribuire di certo a un funzionario distratto e sul quale non è stata mai fatta chiarezza. E così si sono susseguiti i sindaci di Chiaramonti e i presidenti dell’Unione senza che il progetto di cui trattiamo facesse un passo avanti. Soltanto in questi ultimi anni qualcosa si è mosso. Quel qualcosa, finalmente, si è concluso ieri sera con una solenne cerimonia inaugurale, alla quale hanno partecipato autorità civili, militari e religiose a livello provinciale, oltre a un folto pubblico. Con evidente e comprensibile soddisfazione, il Sindaco ha ripercorso la storia travagliata del progetto e ha espresso la gratitudine della cittadinanza nei confronti di tutti gli amministratori che lo hanno preceduto. Claudio Coda, appassionato ricercatore di documenti sulla storia locale, ha donato al Comune una serie di atti e disegni inerenti alla costruzione della vecchia caserma (1874). Vale la pena di citarli singolarmente i sindaci che hanno operato per la conclusione del progetto, che ha avuto un iter lungo quasi un quarto di secolo: Ezio Schintu (1997-2007), Giancarlo Cossu (2007.2012), Marco Pischedda (2012-2017), Giovanni Maria Retanda Commissario straordinario (2017-2018), Alessandro Unali (2028-2023), Luigi Pinna attualmente in carica. Ma la cerimonia inaugurale, più che un punto di arrivo, a mio parere deve essere considerata un punto di partenza. Infatti ora si pone il problema della gestione della nuova struttura, che mi dicono essere bella e funzionale. Ma che io non ho avuto modo di visitare. Ancorché invitato dal Sindaco, che ho provveduto a ringraziare, non ho potuto accogliere l’invito per le mie ormai note difficoltà a deambulare in autonomia. So per esperienza che, nella realizzazione di un’opera, il Comune incontra più difficoltà nella gestione che nella realizzazione. Pertanto mi permetto di suggerire al Sindaco di procedere, subito, senza perdere altro tempo, a sottoporre all’attenzione del Consiglio il regolamento per l’utilizzo del neonato Centro Culturale. Dove sia specificato, a chiare lettere e senza fraintendimenti di sorta, da chi, quando e come può essere utilizzata una sì bella struttura. Ciò sia detto per evitare che questa sia concessa in uso per festeggiarvi battesimi, cresime, compleanni e altre manifestazioni aventi carattere privato che con la cultura niente hanno a che fare. Le esperienze maturate al riguardo nel corso degli anni non inducono all’ottimismo. Chi intende organizzare feste private si rivolga altrove per avere a disposizione locali idonei. In paese non mancano agritusmo e altri locali. All’erta, dunque, caro Sindaco. |