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Mario Pinna primo classificato nel concorso fotografico anglonese |
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Lunedì 15 Luglio 2019 12:55 |
Il premio gli è stato consegnato qualche giorno fa a Perfugas, sede dell’associazione culturale Sa Rundine, promotrice dell’evento di Carlo Patatu E bravo Mario Pinna, chiaramontese, vincitore del primo premio Anglona Photo Contest, indetto dall’associazione culturale Sa Rundine in collaborazione col Comune di Perfugas e la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio. Bravi e brave anche i componenti del sodalizio che ha ideato e promosso la gara fotografica, che aveva lo scopo di divulgare il patrimonio paesaggistico di questo piccolo angolo di Sardegna. L’Anglona, appunto, dove in una dozzina di centri si articolano parlate assai diverse fra loro, pur se facenti parte di una lingua comune. Quella sarda, intendiamo dire. Infatti risuona il gallurese a Erula e nelle campagne di Perfugas, lu cossu a Sedini e nella Bassa Valle del Coghinas, una sorta di sassarese cantilenante a Castelsardo e, in parte, a Tergu; un logudorese non sempre uguale a Perfugas, Laerru, Bulzi, Martis, Nulvi, Tergu e Chiaramonti.
In particolare, il nostro compaesano Mario Pinna, perito agrario, agente forestale e appassionato cultore del tennis, ha saputo cogliere l’attimo fuggente e fissare con l’obiettivo una immagine straordinaria che mostra Su Monte ‘e Cheja di Chiaramonti, i ruderi del castello medievale dei Doria e dell’antica parrocchiale già dedicata a san Matteo apostolo, dismessa nella seconda metà dell’Ottocento. Quei resti, che impreziosiscono un sito altrimenti anonimo, paiono appena liberarsi dalla nuvola che, probabilmente, li nascondeva alla vista fino a pochi istanti prima. Il panorama, ci ha detto l’autore, è stato ripreso un anno fa, poco prima delle sei del mattino, dal dirimpettaio Paris de Cunventu, dove appunto sono raggruppati gli impianti sportivi, oltre che una chiesa secentesca e il cimitero. Prima di metter mano alla racchetta, Mario Pinna, soggiogato dalla visione che gli si è presentata, ha armeggiato con la macchina fotografica, fissando un attimo difficilmente ripetibile. La giuria di esperti non è rimasta insensibile a quella immagine e ne ha tratto le conclusioni assegnando il primo premio a chi l’aveva riprodotta. Ancora complimenti al premiato e agli organizzatori, ai quali ci permettiamo di chiedere: perché ricorrere a un brutto slogan qual è Anglona Photo Contest? Forse che le lingue italiana e sarda non offrivano di meglio? La promozione delle immagini della regione, a nostro parere, deve marciare di pari passo con la valorizzazione delle parlate. Nazionale e locali.
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Ultimo aggiornamento Domenica 03 Gennaio 2021 19:30 |