Natale 2018 e Anno nuovo 2019

L’avventura di questo blog era iniziata nell’Autunno 2007 – Nel tempo, ci siamo occupati soprattutto di Chiaramonti e dintorni, non tralasciando di dibattere anche problematiche a valenza nazionale e internazionale

La cosa mi era sfuggita, me ne sono accorto stamattina. Questo blog ha superato i 6 milioni di contatti. Un bel traguardo, non c’è che dire. E, se mi è concesso un atto d’immodestia, un bel successo, anche.

L’avventura era incominciata poco più di 10 anni fa, per iniziativa di mio figlio Wladimiro, che ha curato e cura la parte informatica. Ma non disdegna, di tanto in tanto, di abbandonarsi a qualche incursione per dire la sua su questo o su quello. Incursioni, e dire il vero, diradatesi negli ultimi anni, essendosi amplificati i suoi carichi di lavoro e le responsabilità all’interno dell’azienda da cui dipende, a Catania. Io faccio il resto.

Alcuni amici contribuiscono regolarmente a vivacizzare queste pagine, con interventi sempre graditi e preziosi. A loro va la mia gratitudine. Dico grazie, pertanto, a Paolo Pulina, Cristoforo Puddu, Claudio Coda e a tutti coloro che, con commenti vari, tengono in caldo taluni argomenti che, di volta in volta vengono trattati.

Dico grazie anche ai numerosi lettori che ci seguono e che non mancano, di volta in volta, d’intervenire con osservazioni, integrazioni e critiche su quello che scriviamo. È il gioco della democrazia. Un gioco che a me piace; mi è sempre piaciuto.

Vi è ancora, tuttavia, qualche lettore che presume di dire la sua senza presentarsi con nome e cognome. Dopo un primo periodo di assoluta libertà, nella mia qualità di responsabile di ciò che si pubblica qui, sono dovuto intervenire perché qualcuno, trincerandosi dietro l’anonimato, si permetteva di trinciare giudizi anche in forma non corretta sul piano formale. Da qui la regola ferrea: chi ha da dire qualcosa, è libero di farlo; anche firmando l’intervento con uno pseudonimo. Ma presentandosi sempre con nome e cognome alla redazione del blog.

Ovviamente, l’impegno, da parte mia, è di proseguire sulla strada intrapresa. Finché le forze, che vanno scemando gradualmente, me lo consentiranno. E finché la cosa continuerà a incuriosirmi e divertirmi.