Potenza del Carnevale... a beneficio della demografia |
Scritto da c.coda
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Giovedì 23 Febbraio 2017 17:46 |
E proprio di un carrasciàle di novant'anni fa (a fine febbraio del 1927) ho letto qualcosa da qualche parte.
Organizzarono una parata di carri (ovviamente trainato da buoi) a chiusura dei festeggiamenti, per le vie del paese. Nel primo carro, sa Reìna tutta vestita di bianco e con un mantello purpureo e il diadema in testa. Ai suoi lati, stavano le Reginette (quattro ragazzi) che portavano in mano le insegne del Fascio; altri figuranti, con “sas trumbèddhas arghentàdas”, strombazzavano a gloria della trionfatrice. Seguivano, nel secondo e terzo carro, “sas dàmas e damerìnas gentìles” dai costumi sgargianti. Ancora a seguire, su di una carrètta, il “prof. Truddara” che dispensava saggi consigli della scienza medica al buon “Lazzeri”. Un'acclamazione festante e plaudente seguiva i gruppi, tra il lancio di caramelle, confetti e coriandoli.
Ricordo un detto: a rìere a carrasciàle, a piànghere a novembre! Molte maritate e nubili rimanevano incinte in quel periodo ricorrente: il nono mese, cadeva proprio a novembre. Potenza del Carnevale a beneficio dell'incremento demografico.
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