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AccoRaDaIsperA (ARDIA) PDF Stampa E-mail
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Venerdì 30 Settembre 2016 00:00

di Maria Sale

Leggiamo sulla Nuova di oggi che Maria Sale ha conquistato il terzo posto nella sezione di poesia inedita “Antonio Sanna” della 57a edizione del Premio Ozieri di letteratura sarda 2016. Il primo premio è andato a Franco Piga di Romana/Loiri, con Alas de seda.

La nostra compaesana ha partecipato al concorso con Notte… ted’essere bentu. A breve e presso il teatro ozierese Oriana Fallaci, si svolgerà la cerimonia della premiazione, al quale parteciperanno, oltre che il segretario e animatore della manifestazione Antonio Canalis, il sindaco di Ozieri Ladu, il vescovo, il presidente della Regione Pigliaru e altre autorità regionali e provinciali.

A Maria Sale, già vincitrice del Premio di Ozieri in una edizione passata e della quale oggi pubblichiamo una poesia tratta dalla raccolta Carignos de ‘entu, le nostre più vive congratulazioni. (c.p.)


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Cun lughinzos,

tzinnos e anderas,

sos inghirios

s’intritzan a pare,

e-i s’aera

affianzos de lughe

isterret in s’adde

‘e prommissas.


S’ischimuzu

‘e pes nudos

traessende

est aunidu

a suspiros e sonos.

Est festa!


Festa de misterios e aficos

tra forzas

binchidoras

de penas

segretas e sinnadas

in dies malassortadas

e cun sa grascia

pedida.


E ispican

sas bramas

da-e coro

e punnan

deretas a cue,

inue ognunu

b’isettat carignos,

inue acassidas

tremen sas laras

cand’apporrin

bandela de ispera

e iscaratzan

de s’anima

s’ala pius bera.

 

Traduzione a cura dell’autrice

 

Accorata speranza


Con bagliore di ceri

e con gesti

i sentieri

s’intreccian

ruotando,

ed il cielo

tepori di luce

nella valle che invoca

diffonde.


Il brusio

dei piedi

che vagan,

si confonde

fra suoni e sospiri.

È festa!


Festa intessuta

di speme

tra forze misteriose

che sconfiggon

le pene segrete,

in quei giorni avversi segnate,

insieme

alla grazie invocata.


E s’involan

le ansie

dal cuore

ed è li che ricorron

veloci,

dove ognuno

s’aspetta carezze,

dove arse

treman le labbra

quando porgon

bandiera che spera,

smascherando

dell’anima

la parola vera.


Cfr. MARIA SALE, Carignos de ‘entu, Edes, Sassari 2015, pagg.70-73.

Ultimo aggiornamento Venerdì 30 Settembre 2016 23:34
 

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