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1985: Un paese in festa PDF Stampa E-mail
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Mercoledì 10 Giugno 2015 00:00

Chiaramonti aspetta il presidente

La Nuova Sardegna – 26 Giugno 1985

Trent’anni fa, Francesco Cossiga, sassarese e democristiano doc, fu eletto Presidente della Repubblica. Secondo sardo inquilino del Quirinale, dopo Antonio Segni. Sassarese anche lui.

Rispettando una consuetudine instaurata fin dal suo primo incarico ministeriale, prima dell’insediamento Cossiga volle visitare quei Comuni ai quali, in qualche misura e per ragioni di carattere familiare, si sentiva legato in maniera particolare.

Sassari in primis, sua città natale e sede dell’Università che lo vide studente e professore. Siligo, paese della sua nonna paterna, nel quale su nonno, il chiaramontese Chiccu Maria Cossiga si era trasferito forzatamente per esercitarvi la professione di medico condotto (del che tratteremo più approfonditamente in seguito) e Chiaramonti, dove affondano le radici dei suoi avi. Segnatamente di quel Bainzu Cossiga celebrato “poeta christianu”.

Riportiamo un servizio apparso all’epoca sulla Nuova Sardegna, nel quale si dà conto del clima di attesa registrato a Chiaramonti nella circostanza. (c.p.)

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Se in Sardegna si è soddisfatti per il successo di Francesco Cossiga, a Chiaramonti c'è un motivo in più per esserlo: egli è originario di questo centro. Qui hanno avuto i natali i suoi avi, dal nonno paterno in su[1].

I più anziani raccontano di un Bainzu Cossiga che, dopo una vida breve et tri- bulada, era scomparso nel 1855, a soli 48 anni, lasciando moglie e 10 figli. Di lui si parla ancora oggi, perché poeta christianu, autore di numerosi sonetti in perfetto logudorese.

L'opera di Bainzu Cossiga, bisnonno del presidente, è stata ristampata di recente da Gallizzi[2]; ma venne pubblicata una prima volta dalla tipografia Bertolinis di Sassari nel 1863[3], a cura del rettore di Ploaghe Salvatore Cossu. Che la dedicò a Chiccu Maria Cossiga, meigu chirurgu de Zaramonte, figlio di Bainzu e nonno del nuovo presidente.

Di Francesco Maria Cossiga si racconta un fatto abbastanza curioso. Pare che la decisione di andarsene a vivere a Siligo, sia stata presa più per costrizione che per libera scelta.

Chiccu Maria Cossiga, giovane medico intraprendente e sensibile al fascino femminile, si era innamorato di una ragazza appartenente a una famiglia facoltosa che, allora, teneva saldamente in mano le redini del potere politico ed economico del paese. E poiché ai parenti della giovane l’idea di un pretendente ricco di scienza, ma povero di beni, non sorrideva affatto, si dice che essi, per scoraggiare la relazione, siano ricorsi ad argomenti piuttosto convincenti che, a quel tempo, erano molto di moda a Chiaramonti e dintorni[4].

Fu così che il nonno del presidente Cossiga lasciò questo paese per non farvi più ritorno.

Ci ritornò invece il nipote. Nel dicembre del 1974, appena ricevuto il primo incarico ministeriale, egli venne in Sardegna in visita ufficiale; e quindi anche a Chiaramonti.

Ritornerà a Chiaramonti Francesco Cossiga anche in veste di presidente della Repubblica? “Ce lo auguriamo tutti”, ha detto il sindaco.

L'invito c'è già e la gente lo aspetta.

 


[1] Con deliberazione del 4.11.2001, il Consiglio Comunale di Chiaramonti ha conferito la cittadinanza onoraria al senatore Francesco Cossiga, Presidente emerito della Repubblica

[2] Cfr. BAINZU COSSIGA Su Poeta Christianu, ed. Gallizzi, Sassari 1984

[3] Cfr. Su Poeta Christianu osiat Sa Doctrinetta insonettos logudoresos, Tip. De Gavinu Bertolinis, Tataris 1863

[4] Cfr. CARLO PATATU, Chiaramonti – Le cronache di Giorgio Falchi, Ed. Studium adp, Sassari 2004, pag. 158

Ultimo aggiornamento Domenica 21 Giugno 2015 17:43
 

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