ovvero cosa si è fatto a Erula, Florinas, Nulvi, Ploaghe, Sedini, Tergu e Tula Riprendiamo il discorso sul parco eolico. Abbiamo dato conto (v. 13 Maggio) degli accordi che il Comune di Chiaramonti si accinge a sottoscrivere (se già non lo ha fatto) con la IVPC per installare una trentina di aerogeneratori a Sassu Altu. Vediamo cos’è accaduto altrove. Lo abbiamo chiesto ai Comuni di Erula, Florinas, Nulvi, Ploaghe, Sedini, Tergu e Tula.
Si tratta di paesi a noi vicini; taluni persino confinanti. Se si escludono Florinas, Sedini e Tergu, quelle pale eoliche, da qui, si vedono a occhio nudo. Abbiamo domandato ai responsabili di ciascun comune cos’hanno ottenuto dalle aziende che gli avevano proposto d’installare aerogeneratori nei loro territori. Ecco come sono andate le cose.
Erula Il Comune ha trattato direttamente con l’Enel, che va realizzando un secondo impianto a Sa Turrina Manna, contiguo al parco eolico già esistente in agro di Tula. Vi saranno elevate 17 torri da 1,5 Mw. La concessionaria (Erga - gruppo Enel) ne curerà la gestione per 30 anni e liquiderà ogni anno al Comune il 2,5% di quanto realizzerà dalla vendita dell’energia prodotta. Al netto dell’IVA.
Florinas In località Su Monte è in produzione da tempo un impianto dell’Endesa con 10 torri da 2 Mw. La durata del contratto è di 30 anni; il canone annuo resta concordato in € 39.000,00. Al quale si sommano i proventi dell’ICI per la sottostazione che raccoglie e ridistribuisce l’energia prodotta.
Nulvi Sono in funzione due parchi: 1. Monte Iscoba (contiguo a quello di Ploaghe-Monte Ledda). Realizzato dalla IVPC, conta 19 aerogeneratori da 0,85 Mw. La durata del contratto è di 15 anni; il compenso annuo è dell’1,5% sul fatturato al netto dell’IVA. 2. Sos Paris (a poca distanza dagli impianti di Sedini e Tergu). Lo ha costruito la FRI-el, titolare di una concessione ventennale. In prima battuta, questa aveva offerto le stesse condizioni già concordate per il parco di Monte Iscoba. In seguito, il Comune ha avuto la possibilità di migliorare le clausole della convenzione. Pertanto, Nulvi incassa l’equivalente di € 6.200,00 per Mw di energia prodotta. E poiché il mercato dell’eolico si va allargando, a fronte della ridotta disponibilità di aree (a salvaguardia del patrimonio paesaggistico e naturalistico), la IVPC ha prospettato al Comune di Nulvi un’offerta più vantaggiosa che in passato. In sintesi, un canone annuo del 2% sul fatturato, una quota una tantum per l’esclusiva sugli studi da avviare sul territorio e la garanzia d’introitare almeno € 5.000,00 per Mw installato. Attenzione: installato, non prodotto.
Ploaghe Ha autorizzato la costruzione di due impianti a Monte Ledda e dintorni, denominati Ploaghe-1 e Ploaghe-2. Il contratto ventennale prevede non più di 30 pale da 1 Mw. La IVPC4-Sardegna, che ha realizzato il parco, versa al Comune un canone del 2% sul fatturato netto, in aggiunta a € 15.493,00 per l’esclusiva sullo studio del territorio per due anni ed € 20.768,00 per la costruzione di una sottostazione. In più ci sono i proventi dell’ICI, quantificati in € 971,91 ad aerogeneratore e ed € 300,00 per la sottostazione.
Sedini In località Littigheddu (sulla destra della provinciale Nulvi-Tergu), l’Enel Green Power ha costruito 36 torri da 1,5 Mw. Per contratto (trentennale), il Comune incassa un canone annuo pari all’1,5% del ricavato netto dall’energia venduta, più un 3% su quella eccedente 54 Mw.
Tergu L’impianto, sorto accanto a quelli di Nulvi e Sedini a opera della FRI-el, produce 27 Mw/anno. Il contratto ventennale impone di versare al Comune un canone annuo pari all’1,5% del fatturato netto. In più un fisso di € 6.000,00 a turbina. A ciò si sommano i proventi dell’ICI per torri e sottostazione. Inoltre il Comune ha chiesto e ottenuto che la FRI-el eleggesse il domicilio fiscale a Tergu; pertanto sono da mettere nel conto anche i proventi dell’IRPEF.
Tula In località Sa Turrina Manna funziona da tempo un impianto di 28 torri da 0,85 Mw. È in corso l’ampliamento di quel parco con l’installazione di altre 40 torri da 1,5 Mw, delle quali 17 sorgeranno in territorio di Erula, come abbiamo già detto. Il contratto trentennale prevede il pagamento a Tula di un canone rapportato al 2,5% del fatturato netto sull’energia venduta, oltre a un compenso supplementare perché l’impianto sorge in terreni di proprietà comunale.
Tutti gli interpellati hanno sottolineato con entusiasmo i vantaggi che derivano al comune dagli impianti eolici, a fronte di sacrifici valutati modesti sul versante dell’impatto ambientale. Semmai, hanno precisato, i sindaci avrebbero dovuto essere più esigenti nel sottoscrivere le convenzioni. Avanzare qualche pretesa in più. Ma, è stato detto, chi si muove per primo deve pagare lo scotto dell’inesperienza. Ecco perché gli ultimi arrivati devono saper valutare la questione anche alla luce delle ingenuità di chi ha fatto da cavia.
Non avendo una destinazione specifica, il comune può utilizzare come meglio crede i soldi che incassa dagli impianti eolici. Qualcuno ha realizzato o migliorato opere pubbliche; altri hanno rinnovato il parco macchine e gli uffici; altri ancora hanno ridotto di due o tre punti l’ICI oppure hanno abbattuto del 25% la tassa sulla nettezza urbana.
Fermiamoci qui, per ora. Fra qualche giorno, riprenderemo l’argomento con qualche valutazione sulla convenzione approvata dal nostro consiglio comunale. Diremo la nostra, pur consapevoli del poco che può valere. Ma convinti che ciascun cittadino responsabile debba dire come la pensa. A futura memoria. Del senno del poi, come diceva il buon Manzoni, ne son piene le fosse. Ecco perché invitiamo fin d’ora i nostri lettori a dire la loro sul parco eolico di Sassu Altu. Gli spazi del nostro sito sono a disposizione di tutti. |
Solo 5 regioni italiane hanno 350-450 MW altre 4-5 ne hanno fino a trenta... le restanti regioni hanno installate 30 MW
Siamo sicuri che le dobbiamo tenere soltanto noi?
Bisognerebbe metterle in aree industriali senza rovinare il territorio che' e' l'unica risorsa che abbiamo . Una pala di nuova generazione e' alta 60 - 80 m e posta su una montagna si vede da qualsiasi parte . Se vogliamo fare un paese di girandoline siamo sulla buona strada
saluti e complimenti per il sito