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NEPTUNIA |
Scritto da Carla | |||
Domenica 23 Febbraio 2014 18:46 | |||
Sono la figlia di un superstite al naufragio, papà è mancato da 6 anni, tante volte ho sentito raccontare quanto sopra descritto. Lui aveva coltivato una fraterna amicizia con il naufrago col quale aveva diviso una tavola in acqua fino allo sfinimento. Purtroppo è morto anche lui. Anche papà è stato salvato quando aveva già perso tutto, anche i sensi, così biondo con gli occhi azzurri è stato ricoverato a Tripoli insieme ai Tedeschi, finché si è ripreso. Nel 2000 abbiamo saputo dell'esistenza in vita di un medico bolognese anche lui imbarcato quella notte, era in vita un certo Raineri di Torino, ogni tanto incontrava Sulotto, ma non so se è il medesimo citato nel racconto, è un cognome diffuso a Torino. Anche papà era nell'Artiglieria Contraerea. Quante volte mi ha raccontato quella notte, io e i miei figli serbiamo nel cuore questi ricordi con la speranza che non vi siano mai più guerre, che tanto hanno fatto soffrire le famiglie italiane. Questa pagina di Internet che ho trovato per caso serve proprio a non dimenticare. Un saluto caloroso al reduce e a tutta la sua numerosa famiglia. Carla --- Grazie, cara Carla, della bella testimonianza, che arricchisce la lunga serie di piccoli e grandi avvenimenti che hanno visto protagonisti i nostri padri, i nostri nonni. I quali, nulla chiedendo in cambio, hanno rinunciato a quanto essi avevano di più sacro e più bello: la vita, la giovinezza e l'amore per la famiglia. Il loro ricordo e la nostra riconoscenza dovrebbero restare indelebili in tutti noi, chiamati a godere i frutti dei loro sacrifici, delle loro rinunce, delle loro sofferenze. Se ci guardiamo intorno, constatiamo con angoscia che non è così. La nostra società si è distratta e ha rivolto lo sguardo altrove. Non ha più come centro d'interesse l'uomo, ma il profitto. Con tutto quel che ne consegue. Con buona pace di quegli eroi che, come suo padre, hanno sofferto o sono caduti per riaffermare il diritto universale alla pace, alla dignità, alla libertà e, non ultima, all'uguaglianza sociale. (c.p.)
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