Venerdì 13 Luglio 2012 16:27 |
a cura di Carlo Patatu Binza ‘e maniga… Respidu… Culu ‘e muru… Iscanneddu… Piluchi… Sono toponimi che, insieme a tanti altri, evocano ricordi di luoghi a me cari perché legati a persone e accadimenti di tante stagioni della mia vita. Lontane e vicine. Si tratta di nomi inerenti al territorio di Chiaramonti, probabilmente oggi poco noti a chi sta fuori dalla cerchia della gente di campagna.
Eppure essi rimandano a località che fanno parte della microstoria di questo paese. E se adesso li citiamo di meno è soltanto perché gli interessi economici locali, nel corso degli ultimi cinquant’anni, hanno imboccato strade diverse da quelle che conducono ai campi.
Mi accade spesso di riflettere sulla sia pur lenta caduta nel dimenticatoio di quei nomi. Che i Padri, con fantasia notevole devo dire, avevano affibbiato ai siti del nostro territorio, esteso per 11.378 ettari fino alla costituzione del Comune di Erula (1988) e poi ridottosi ai 9.876 di oggi.
Pertanto ritengo opportuno metterli in fila, nero su bianco, i toponimi chiaramontesi. Per rinfrescare la memoria mia e di quanti ne sentissero il bisogno.
Mi soccorre, a questo riguardo, il libro di Mauro Maxia “I nomi di luogo dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas”, edito nel 1994 dal Torchietto di Ozieri col patrocinio della “Comunità montana n. 2 - Su Sassu Anglona Gallura”. A questa fonte attingerò a piene mani e pubblicherò a scansione settimanale quei nomi e le relative spiegazioni, laddove ci sono. Così come l’autore li ha dati alle stampe: in ordine alfabetico. A partire da Domenica 22 Luglio prossimo.
A presto, dunque, per il primo appuntamento. Ma, facendo un’eccezione alla regola, la prima voce sarà “Anglona”; nella settimana successiva, “Chiaramonti”.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 31 Ottobre 2012 10:32 |
Maxia ha fatto un ottimo ed enorme lavoro. Da quel libro ho scoperto tante cose interessanti e curiose, una su tutte: abbiamo una zona, Funtana Bobboro, dove vi è una sorgente d'acqua gassata.
ciao fabio