Con riferimento ai nostri servizi sulla errata proclamazione di Tonino Brozzu alla carica di consigliere comunale in luogo di Alessandro Pileri, nelle ultime elezioni, i presidenti dei due seggi elettorali Nathalie Faedda e Danilo Puggioni, unitamente al segretario della sezione n. 2 David Puggioni, hanno inviato la nota che pubblichiamo.
“Dopo averne sentite e lette di tutti i colori sul nostro operato in merito alle Elezioni Comunali di Chiaramonti del 2007, abbiamo deciso di dire come sono andate le cose dal nostro punto di vista, visto che in quei giorno noi eravamo li:
“1) Nessuno dei presidenti ha interpretato alcunché, infatti sono state seguite alla lettera le indicazioni presenti sui verbali fornitici dal comune di Chiaramonti. “2) La responsabile dell'ufficio elettorale, ci ha fornito un supporto non adeguato alla situazione non fornendoci neanche una calcolatrice che, per la fase dell'adunanza era fondamentale. Inoltre dopo aver riscontrato l'errore (la mattina seguente) ha sottoposto alla nostra attenzione una circolare che probabilmente ci sarebbe dovuta essere consegnata prima al fine di evitare gli errori commessi. Presa visione della suddetta circolare i presidenti si sono immediatamente offerti di andare in tribunale ed in prefettura per chiarire l'accaduto ma, sono stati rassicurati ed invitati a non dire niente dell'accaduto in giro, cosa che da noi è stata mantenuta mentre da qualcun altro probabilmente no, per salvare la faccia questo ed altro... “3) Lo scrutinio è stato svolto nella più totale buona fede, cosa che è mancata a molte persone che, a più riprese per le strade del paese hanno messo in dubbio l'onestà di presidenti, segretari e scrutatori con parole piuttosto pesanti, questi insulti gratuiti per come erano posti potevano essere ricondotti all'opposizione ma visto che ovviamente nessuno ha avuto il coraggio di dire queste cose in faccia non possiamo indicare qualcuno in particolare. “4) Subito dopo la sentenza del T.A.R., che ovviamente e giustamente ha fatto riassegnare il seggio a chi di dovere, nel paese viene fatta circolare la voce che i presidenti sono stati fatti fuori e tante altre cose poco carine nei loro confronti, ovviamente però la notizia non verrà mai comunicata direttamente ai diretti interessati, fatto alquanto strano visto che per cose molto meno importanti il telefono dei presidenti veniva fatto squillare spessissimo da un dipendente comunale che aveva a che fare con l'ufficio elettorale. La persona in questione ha ritenuto altresì opportuno non farsi più sentire nonostante le promesse di tenerci aggiornati sugli sviluppi del ricorso al T.A.R., in quanto ci aveva pure rassicurati che per "sciocchezze" simili non vengono nemmeno mai presi provvedimenti! Dunque un ringraziamento speciale lo porgiamo a questa persona speciale... “Con questo non vogliamo, come non lo abbiamo mai fatto, sottrarci a quelle che sono le nostre responsabilità, vogliamo soltanto raccontare cosa abbiamo vissuto e cosa ci ha condotto in errore; errore che tra l'altro con un adeguato supporto era evitabilissimo, infatti noi chiediamo a chi ci ha accusato in maniera gratuita e anche pesante come è possibile che due presidenti, due segretari e svariati scrutatori (che ancora ringraziamo per l'aiuto datoci essendo rimasti lì con noi anche se potevano benissimo andarsene a casa loro a riposare) possano avere interpretato tutti male e allo stesso modo una pagina di verbale?
“La prossima volta prima di sputare veleno forse sarebbe meglio informarsi, magari si eviterebbero tanti malumori”.
Nathalie Faedda, presidente seggio n°1 Danilo Puggioni, presidente seggio n°2 David Puggioni, segretario seggio n°2
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Chiariamo anche qui (come avevamo già fatto privatamente con gli interessati) che, prima di pubblicare la notizia di cui è caso, abbiamo consultato le fonti ufficiali. E cioè gli uffici elettorali del Comune e della Prefettura, oltre che il sito del Ministero dell'Interno. Dopo di che, sempre da internet, abbiamo scaricato la parte della legge elettorale inerente alla questione da trattare. Nella fattispecie, l'articolo 71 (comuni fino a 15.000 abitanti), che disciplina la materia in modo molto chiaro. Così a noi pare.
Per quanto ne sappiamo, nessuno, e men che mai chi scrive, si è sognato di sospettare che l'errore sia stato commesso in mala fede. Lo si è commesso e basta. Per quanto ci riguarda, l'abbiamo ascritto a una lettura frettolosa delle norme contenute nelle pubblicazioni che, solitamente in anticipo, sono consegnate a presidenti e segretari di seggio. Probabilmente, con un po' di attenzione in più, essi e i rispettivi collaboratori avrebbero potuto dribblare facilmente l'errore. Per converso, chi ha subito il danno non avrebbe avuto necessità di rivolgersi al giudice amministrativo, con aggravio di spese. Per tacere che un candidato ha occupato, per alcuni mesi, uno scranno in consiglio comunale senza averne titolo. Tutto qui.
Se ci è consentito, possiamo aggiungere che un paio di volte, nelle diverse occasioni in cui abbiamo presieduto seggi elettorali, abbiamo avuto a che fare anche noi con le elezioni comunali. Il responsabile della I Sezione, che era un giudice del Tribunale di Sassari, ha convocato l'adunanza dei presidenti (le sezioni erano quattro, allora) presso l'ufficio del segretario comunale. Ciò per avere il supporto dell'ufficio elettorale del comune, il telefono a portata di mano e... una calcolatrice a disposizione.
Chi svolge un compito così delicato com'è quello di dirigere e coordinare un seggio elettorale, è investito di funzioni pubbliche e, come tale, soggetto a vedere il proprio nome anche stampato sui giornali e pubblicato sui siti internet; e ciò senza che sia prevista una qualsivoglia autorizzazione da parte dell'interessato. Trattandosi di un pubblico ufficio, il presidente di seggio è soggetto anche al controllo sociale, oltre a quello degli uffici sovraordinati. Pertanto le critiche e le osservazioni, mosse da parte di chi ne ha titolo (e gli elettori lo hanno), devono essere accolte come cosa naturale. Legata alla funzione stessa, diremmo.
In ogni caso, siamo grati ai tre lettori dei chiarimenti forniti e, mentre lasciamo a loro la responsabilità intera di quanto affermano, li ringraziamo dell'intervento. Ovviamente, lo spazio del sito (lo si è scritto fin dal primo giorno) è aperto alla collaborazione, alle osservazioni, ai suggerimenti e alle critiche di chiunque. Pertanto anche queste sono benvenute. (c.p.)
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