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La Tribuna - 150° dell’Unità d’Italia: e se ci muovessimo noi? PDF Stampa E-mail
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Scritto da Carlo Patatu   

di Claudio Coda

La notte porta sempre a buoni consigli. Roberto Benigni mi ha influenzato.

E se ce lo preparassimo da noi un programmino semplice semplice senza dover dare incombenze all'Amministrazione che ha tanto da fare? Senza fanfare e tromboni, ma tutti attorno all'Inno di Mameli. Avrebbe un doppio valore: il senso civico dello Stato di ognuno di noi e la voce del cittadino senza paracadute.

Non sempre dobbiamo essere presi per mano e condotti dove potremmo arrivare da soli. "Non chiedere cosa può fare il tuo paese per te, chiediti cosa tu puoi fare per il tuo paese" (J.F. Kennedy).

Appunto!

Una cosina che nascerà dal profondo dei cuori basata sul sentimento civile "di quattro gatti "che regalano alla cittadinanza uno spaccato della nostra storia e pensano, con umiltà, di dare un contributo per non perderne la memoria e lasciarla in eredità.

Io ci sto, e non credo di essere il solo!

---

L'idea non è male e, pertanto, condivisibile. Anch'io ci sto. Ma, lo confesso, il pensiero che il mio Comune se ne resti in disparte a guardare quel che mettono in campo "quattro gatti" mi turba non poco. Tanto da togliermi il sonno. Comunque, chi è d'accordo con la proposta si faccia avanti. Staremo a vedere quel che accadrà. Sperando ancora (Spes ultima dea!...) che gli Amministratori, ancorché indaffarati, non se ne stiano a guardare. (c.p.)

 

 
Commenti (2)
Viva l'Italia
2 Martedì 24 Maggio 2011 20:18
Domenico

Buona sera.


Il titolo usato è esclusivamente per la penisola certamente non per i politicanti passati e presenti. Scrivo da Sardo e ne ho tutti i diritti. Da anni siamo una delle regioni più povere della penisola e se non ci svegliamo lo saremo ancora per secoli. Basta farci abbindolare da discorsi e promesse. Berlusconi per attirare voti è arrivato a dire che si sente Sardo. Non sa neanche l'inizio da dove cominciare per definirsi un vero Sardo.


Dobbiamo iniziare a far presente di che popolo siamo noi, non per niente il più grande politico è un nostro conterraneo "Antonio Gramsci" proseguendo con gli altri e in particolare con Enrico Berlinguer. Aveva anticipato i tempi parlando di eurocomunismo; purtroppo non ha avuto il tempo per portare a termine la missione.


Tutto questo lo dico per svegliare la coscenza di coloro che hanno la possibilità di prendere delle iniziative attraverso la loro cultura mettendola al servizio del popolo Sardo. Bisogna iniziare una nuova era politica dimenticandosi della destra e della sinistra del centro e degli estremi.


Mi risulta che persino il Partito Sardo D'Azione stia con chi governa in Sardegna. Abbiamo passato i limiti. CERCHIAMO DI ESSERE UNITI. Voi persone di cultura e di intelletto, trovate nuove vie politiche, noi siamo gente dura se lo decidiamo raggiungiamo sempre il nostro obbiettivo. Diamoci da fare, il tempo sarà galantuomo.


Ricordo chiaramente la nascità della lega nord, con Miglio e il suo luogotenente Bossi, la gente un po' rideva ma alla lunga oggi loro sono al governo. Non dovete pensare neanche per un istante che i lumbard siano meglio di noi, per determinazione non c'è paragone vinciamo noi 6-1 / 6-1. L'uno dei lumbard è concesso perchè noi non umiliamo mai gli avversari, siano essi sportivi che politici.


Popolo Sardo, prendiamo esempio dalla TATTARINA. Si vince di sicuro. FORZA PARIS.


Cordiali Saluti a tutti i Sardi di buona volontà.


Domenico.

Fratelli di Chiaramonti (SS)
1 Sabato 19 Febbraio 2011 12:14
Antonio Maria
Ne sono onrato che in un paesino di 1900 anime ci siano persone degne del Regno d'Italia. Al contrario di persone che disprezzano la nostra bella e fiera Nazione Tricolore. E a spada tratta si presentano in TV letamando la nostra Nazione e impedendo al contraddittorio che assolverebbe la verità attuale. A questi il merito riconoscente perenne. In memoria dei giovani valorosi, che morirono per la Patria!


Viva L'Italia. Antonio Murgia

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