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La Tribuna: Solidarietà agli operai dell'ALCOA |
di Paolo Pulina
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa della FASI, associazione che riunisce i circoli sardi in Italia, a sostegno degli operai dell’ALCOA. I quali sono in lotta per la conservazione del proprio posto di lavoro. Facciamo nostre le espressioni di solidarietà della FASI, unitamente all’auspicio che le legittime richieste portate avanti da quei lavoratori trovino la giusta considerazione e il dovuto accoglimento presso chi deve e può. (c.p.)
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Gli emigrati sardi organizzati nell'Italia continentale nei circoli della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI) hanno seguito con crescente preoccupazione l'evolversi della situazione degli operai dello stabilimento dell'ALCOA (fabbrica di alluminio) di Portovesme fin da quando alcuni dipendenti, nel novembre scorso, sono saliti in cima a un silos dello stabilimento nell'area industriale (a circa sessanta metri di altezza dal suolo) per protestare, a nome di tutte le maestranze, contro la prospettiva di chiusura della fabbrica.
Abbiamo apprezzato le parole di solidarietà espresse dal Papa (domenica scorsa, all'Angelus) ai lavoratori dell'Alcoa, che ormai da tre mesi lottano per impedire la fermata della fabbrica, ribadita anche nell'ultimo vertice del 7 gennaio dalla proprietà americana.
La chiusura dello stabilimento dell'ALCOA rappresenterebbe un colpo micidiale al già debole tessuto produttivo del Sulcis-Iglesiente: non a caso al sit-in a Roma hanno partecipato rappresentanti di tutte le fabbriche in crisi del polo industriale di Portovesme: oltre ad Alcoa, Eurallumina, Portovesme srl, Rockwool e Otefal, ex Ila.
Gli emigrati sardi, esprimono la propria solidarietà ai lavoratori in lotta per il diritto al lavoro.
La multinazionale americana deve essere obbligata a sedersi al tavolo delle trattative; non le si può permettere di pensare che la salvaguardia dei suoi profitti dipenda dalla riduzione sul lastrico di alcune migliaia di persone. Tanto più se si considerano gli ingenti aiuti finanziari ricevuti dal Governo Italiano.
In rapporto agli esiti del confronto a Roma tra Governo e azienda, gli emigrati sardi dichiarano la propria disponibilità a mobilitarsi a fianco delle giuste rivendicazioni degli operai dell'ALCOA di Portovesme e delle altre fabbriche in lotta nel Sulcis.
Per la FASI, il responsabile per la Comunicazione Paolo Pulina
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dovrebbero guardarlo gli operai che lottano e farne preziosa esperienza
In tutti i casi, un mio vecchio amico diceva che, finché certe proposte le vedi e sei in grado di rifiutarle, il problema non esiste.
Ciao, simpaticamente Tore
A corredo della inserzione, su sfondo violetto: un teschio e una lapide !
Allegria ! C'è qualcuno dei vostri lettori, che ha risposto al gaudioso invito e funerea curiosità ? Io no ! E' troppo presto comunque...ho da fare !
Cordialmemnte, Claudio.
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Casco dalle nuvole. Non so proprio di che si tratti. Poiché quello della pubblicità è uno spazio ceduto a Google (che peraltro riconosce al sito un modestissimo contributo, devoluto interamente in beneficenza) non presto attenzione a tali annunci. Nè me ne occupo. Non so dire alcunché circa il caso specifico. Ma vedrò di vederci chiaro, se mi riuscirà. Grazie, comunque, per la segnalazione. Ricambio i saluti. (c.p.)